L’impatto della crisi climatica sull’alternanza di eventi estremi come siccità e alluvioni

Come fa a esserci siccità in Italia se ha piovuto così tanto?
Piogge abbondanti e diffuse possono aiutare a ridurre, almeno temporaneamente, l’emergenza siccità in Italia che colpisce alcune aree, come il nord Italia o altre regioni europee. Ad esempio, i livelli di alcuni fiumi potrebbero tornare a valori vicini alla media stagionale.
Problema risolto? Non proprio. Sebbene le piogge possano essere benefiche per colmare i deficit idrici a breve e medio termine, non sempre riportano una situazione che può essere definita “normale.” Anzi, in alcuni casi, piogge intense causano alluvioni e inondazioni, risultando paradossalmente dannose.
Cosa ci insegna la siccità in Italia?
La siccità in Italia è un fenomeno che ci costringe a riflettere. È risaputo che il cambiamento climatico intensifica la frequenza e la gravità di eventi estremi come siccità e alluvioni. Sebbene non sia sempre facile attribuire un singolo evento al cambiamento climatico, numerosi studi dimostrano che questo fenomeno ne amplifica gli effetti.
Le conseguenze del cambiamento climatico sulla risorsa idrica
Le analisi dei rischi climatici indicano che:
- le temperature medie stanno aumentando;
- le precipitazioni annuali sono in calo;
- i periodi di siccità sono più lunghi e frequenti;
- le piogge intense si verificano con maggiore frequenza.
Questi cambiamenti causano:
- Danni economici: colpiscono settori come l’agricoltura e l’energia.
- Danni ecologici: disseccamento delle zone umide, perdita di biodiversità, aumento degli incendi.
- Danni sociali: effetti sulla salute, aumento dei costi dei beni alimentari e conflitti per l’uso delle risorse idriche tra diversi settori (agricoltura, servizi idrici, autorità ambientali).
Inoltre, la scarsità della risorsa idrica può portare a un aumento del conflitto per l’uso della risorsa stessa, quando diversi attori – come agricoltura, servizio idrico integrato e autorità ambientali – si ritrovano in competizione per una risorsa limitata.
Come foreste e aree naturali possono aiutarci a ridurre la siccità in Italia?
La siccità è un problema complesso che richiede un approccio multidimensionale. Oltre a ridurre i consumi d’acqua, riparare le perdite dei sistemi idrici e adottare metodi di irrigazione più efficienti, le soluzioni basate sulla natura (Nature-based Solutions, NBS) possono offrire un valido contributo.
Le NBS si basano sulla gestione sostenibile della natura per affrontare sfide ambientali e sociali. Ma come alberi, foreste e aree naturali possono aiutarci a fronteggiare la siccità?
Il ruolo di alberi e foreste per contrastare la siccità in Italia
Come abbiamo visto, l’Italia andrà incontro a un clima caratterizzato da periodi siccitosi più lunghi e frequenti alternati a fenomeni di piogge molto più intensi. Questa estremizzazione del clima, unita al fatto che un terreno secco è meno capace di assorbire velocemente l’acqua, può comportare problemi di allagamenti e alluvioni. Siccità e inondazioni, dunque, possono essere viste, in alcuni casi, come due facce della stessa medaglia. In questo contesto, alberi e foreste possono aiutare perché:
- Intercettano le piogge: Le chiome rallentano il deflusso dell’acqua, dando al suolo più tempo per assorbirla.
- Migliorano il suolo: Le radici riducono il compattamento, rendendo il terreno più poroso e favorendo l’infiltrazione.
- Arricchiscono il terreno: La materia organica migliorata aumenta la capacità del suolo di trattenere acqua.
Tuttavia, piantare alberi in modo scorretto può aumentare il consumo d’acqua, specialmente se si usano specie non autoctone. È quindi essenziale pianificare con attenzione, scegliendo specie adatte al contesto locale.
Aree umide e paesaggi spugna
Le aree umide possono mitigare sia la siccità che le alluvioni. Raccogliendo e trattenendo l’acqua nei periodi di abbondanza, queste zone riducono il rischio di inondazioni e aumentano la disponibilità idrica nei periodi di scarsità. Applicato su larga scala, questo approccio dà vita al concetto di “paesaggi-spugna” o “città-spugna,” in cui il territorio è progettato per gestire meglio le risorse idriche.
Aree Forestali di Infiltrazione e Bosco Limite
Una soluzione innovativa è rappresentata dalle Aree Forestali di Infiltrazione (AFI). Si tratta di superfici boscate progettate per facilitare l’assorbimento dell’acqua nel sottosuolo, ricaricando le falde acquifere. Durante i periodi di abbondanza, l’acqua viene canalizzata in queste aree, dove può infiltrarsi lentamente nel terreno e “essere messa in banca” per i periodi di scarsità.
Un esempio pratico è Bosco Limite, un progetto che combina gestione forestale e sostenibilità idrica.
Dalla teoria alla pratica: come finanziare le Nature-based solutions?
Ogni contesto richiede strategie specifiche per finanziare le NBS. Etifor offre supporto per progettare, finanziare e implementare queste soluzioni attraverso strumenti come:
- Progettazione europea: scopri come accedere ai finanziamenti.
- Finanziamenti innovativi: per conservare le aree naturali.
- WOWnature: visita wownature.eu per scoprire come le aziende possono contribuire alla gestione sostenibile delle foreste.
Il documentario “Senza Acqua. Troppa Acqua” di Will Media
Che relazione c’è tra siccità e alluvioni? Quali soluzioni possiamo adottare per limitare gli impatti di questi eventi estremi? Il documentario “Senza Acqua. Troppa Acqua,” realizzato in collaborazione con A2A, esplora queste domande.
Lucio Brotto, socio fondatore di Etifor e ideatore di WOWnature.eu, illustra il caso di Bosco Limite, un esempio di gestione forestale multifunzionale e sostenibile.