Siamo ricercatori, innovatori e comunicatori.
Ma più di ogni altra cosa siamo un’orchestra: ognuno di noi sa esattamente quali note comporre ed eseguire per far risuonare l’armonia della natura!

La sua ironia e l’elegante senso dell’umorismo hanno subito conquistato tutti. Cristina si divide tra la contabilità generale e i grants con dedizione, precisione e tanta pazienza: spesso può sembrare con la testa fra le nuvole ma al suo sguardo vigile non sfugge nulla. Padel, calcetto, windsurf e anche immersioni subacquee: ci mette il cuore, sempre, dentro e fuori dal campo.

“Se la montagna non viene a Maometto, Maometto va alla montagna”: stanca di vedere il suo amato fiume Brenta poco valorizzato, Linda si è messa alla ricerca di qualcuno che condividesse la sua passione per la sostenibilità. Una tesi e tanti questionari dopo è scattato il colpo di fulmine. Cerchi qualcuno capace di discutere di economia delle risorse naturali mentre fai due tiri di pallavolo o un bracciale in macramè? Puoi smettere di cercare!

Arrivare fino in Cile per imparare dai Mapuche cosa significa vivere in armonia con la natura non è un’esperienza adatta a tutti. Non fatevi incantare dal suo sorriso e dai riccioli d’oro: quando si tratta di elaborare modelli matematici per l’economia circolare e ridurre gli impatti ambientali non fa sconti a nessuno.

Quando non si occupa di finanza etica e valutazione di impatto ambientale e sociale la potete trovare a passeggiare immersa nella natura. Affascinata dalla mente umana, è la persona giusta per dialogare di sostenibilità a 360°, o con cui partecipare a un festival musicale!

Armata di fogli excel e block notes ha un obiettivo: riorganizzare il settore turistico da Aosta fino a Siracusa. E un sogno: valorizzare tutti i prodotti locali iniziando dal suo amato radicchio. È la collega che vorresti accanto durante un incontro di turismo sostenibile o un tour enogastronomico nella sua cucina.

Non fatevi ingannare dal suo aspetto timido e riservato: Giulia non si tira mai indietro quando ci sono nuove sfide da affrontare. Viaggiatrice instancabile, ha scoperto territori esotici insieme al suo inseparabile barattolo di pasta madre e al suo amato strumento, Giulia è la persona giusta quando hai bisogno di scoprire tutti i segreti della cucina o di proposal e grant internazionali.

Il nostro Good Vibe Manager, esperto di progettazione partecipata e analisi dati per lo sviluppo locale, per Etifor lavora a numerosi progetti di governance e studio del turismo rurale ma, più di ogni altra cosa, è un incredibile motivatore e il suo buon umore è contagioso.

Mentre vaga per i monti a bordo del suo mitico furgone Malvasia, fra un video e un post social, non può fare a meno di domandarsi se anche il suo è un customer journey. Cercando spesso invano la fine del funnel, lotta ogni giorno per giungere alla vetta più ardua: rendere il nostro lavoro comprensibile a tutti.

Ha fatto della gentilezza il suo status symbol: quando non percorre scorciatoie impervie fra i suoi monti, o non è impegnato ad aiutare le colleghe a raggiungere ripiani altissimi, si dedica a valutazioni economiche, politiche e ambientali delle filiere forestali.

Immaginate di avere in squadra una giurista, un’esperta di rendicontazione, una cinofila, una sportiva e una volontaria della Protezione Civile… cosa riuscireste a realizzare? Per noi la risposta è certa: i progetti meglio rendicontati di sempre e le sedute di pet therapy più amate dai colleghi!

Quando non gioca a basket e non dà ascolto al suo istinto rabdomante che lo vorrebbe immerso nelle acque del fiume Brenta, passa il tempo tra aziende e amministrazioni stipulando convenzioni. È il collega giusto se hai bisogno di valorizzare la natura e le risorse idriche o fare un tuffo!

Amministratore delegato e socio fondatore di Etifor, si occupa di Business Development, progettazione europea e cooperazione internazionale. È la persona perfetta se hai bisogno di dare un tocco di stile ai tuoi progetti o di scoprire approcci innovativi per il finanziamento di progetti ambientali.

A 10 anni studiava gli stadi di sviluppo degli aceri, a 15 i bonsai, a 20 l’effetto dei boschi su decine di scout scatenati e oggi? Si destreggia tra i parchi della Lombardia e i verdeggianti corridoi della nostra sede…sempre pronto a fornire consigli a chi ha bisogno di riqualificare aree verdi e gestire parchi.

È romana d’origine ma il suo spirito vive fra le foreste: Elena si divide tra progetti di zero deforestation, urban food forests e viaggi nel continente africano. È la persona giusta se vuoi sapere tutto sulle filiere agroforestali ma anche andare alla scoperta dei boschi in mountainbike.

Sapevi che esistono più di 3000 specie diverse di cactus e che alcune di esse sopportano sbalzi di temperatura incredibili? Questo esemplare, stranamente privo di spine, ama le calde estati costiere tanto quanto le nevicate trentine. Unico nel suo genere ha un corredo genetico davvero singolare con evidenti tracce di: scienze internazionali, diritti umani, divulgazione scientifica e social media marketing. Un elemento così non potevamo di certo farcelo scappare!

Socio fondatore e membro del comitato scientifico di Etifor, è professore ordinario presso il Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali (TESAF) dell’Università di Padova. Custodisce da anni il segreto dell’ubiquità che gli permette di essere sempre dove c’è bisogno di lui.

Ricercatrice confermata dell’Università di Padova, passa il suo tempo a indagare i segreti del capitale e dell’innovazione sociale nelle aree rurali d’Europa. Quando non è occupata nella stesura di una nuova pubblicazione ci piace immaginarla in volo verso il Sud America o sul campo immersa fra la gente.

Sentendolo parlare intraprenderai un viaggio mistico fatto di etica, marketing, futuri possibili, pianeti lontani, soluzioni vicine. Non abbiamo mai avuto l’occasione di vederlo vestire i panni di capo scout ma quelli di super papà ed esperto di marketing gli stanno già benone. Se avesse un motto sarebbe: Mira alla luna. Anche se sbagli, atterrerai tra le stelle.

Juan è un incredibile unione di serenità, tenacia e competenza, elementi chiave per lavorare con la natura e le persone. Ha deciso di togliersi lo zaino dalle spalle per dedicarsi a un progetto ambizioso: migliorare il rapporto fra cittadini e risorse naturali. Noi ci scommettiamo, soprattutto dopo che ha detto di essere andato da solo fino al Polo Nord per vedere l’aurora boreale!

È la persona giusta se vuoi far crescere una community o promuovere un evento. La sua totale mancanza di senso dell’orientamento non la ferma dal tentare strade sempre nuove. Fra un post e un comunicato stampa passa il suo tempo a spiegare cosa significa “laureata in Semiotica”.

Soprannominato “Lo Zar” per il suo carisma, è capace di tendere una mano ai colleghi quando si tratta di superare ostacoli che sembrano insormontabili. Sprezzante del pericolo nei fine settimana, serafico e pacifico nel suo ruolo di Sustainable Investments Project Officer. Un po’ Dottor Jekyll, un po’ Mister Hyde.

Professore associato dell’Università di Padova e socia fondatrice di Etifor, Laura si occupa di governance nel settore forestale, sviluppo rurale, responsabilità sociale e ambientale. Non c’è causa per cui non lotti ardentemente, grazie a lei non ci manca mai la voglia di cambiare le cose.

Sono 18 gli ecosistemi naturali sulla Terra e siamo piuttosto convinti che Wes li abbia visti tutti: dagli Stati Uniti ha preso infatti la via panoramica, passando per l’Oceania e l’Asia, per arrivare da noi affamato e assetato (ma a questo abbiamo subito posto rimedio). Per lui la natura è meravigliosa sinfonia: per questo cerca sempre nuovi modi per aiutare tutti a sentirne la melodia.

Il nostro esperto di prodotti forestali non legnosi, o prodotti spontanei, come ama chiamarli. Le sue esperienze di tecnico forestale, unite alla sua passione per la raccolta di dati sul campo, gli permettono di trasformare la gestione del bosco in un business remunerativo.

Che si trovi in Finlandia alla scoperta degli alci o dispersa in qualche bosco canadese il suo cuore la porterà sempre fra alberi e persone perché è proprio lì, nel punto di incontro fra natura, popolazioni indigene e gestori locali, che può davvero cambiare le cose (e farsi una sana risata).