I Servizi Ecosistemici (SE) sono comunemente definiti come i benefici offerti dalla natura all’uomo. In termini economici, molti di questi si presentano come esternalità, cioè come effetti di un’attività che si ripercuotono positivamente o negativamente su soggetti che non hanno avuto un ruolo decisionale rispetto ad essa. Pur avendo un valore riconosciuto anche dal punto di vista economico, molti SE non hanno però un sistema di prezzi e quindi un mercato in grado di creare forti motivazioni per la loro tutela e l’aumento della loro offerta; questo a sua volta genera difficoltà nella stima del loro valore economico.
L’importanza dei Pagamenti per i Servizi Ecosistemici
Per questa ragione, nei processi decisionali per la conservazione e la valorizzazione degli ecosistemi si è sviluppata una crescente attenzione per l’attivazione di una pluralità di politiche e di strumenti economici finalizzati ad aumentare l’offerta di SE. A parte strumenti economici convenzionali, come incentivi e agevolazioni fiscali, stanno emergendo nuovi strumenti, come i Pagamenti per i Servizi Ecosistemici (Payments for Ecosystem Services – PES). L’obiettivo dei PES è quindi quello di stimolare la produzione di servizi ecosistemici, trasformandoli in veri e propri prodotti scambiabili sul mercato.
Definizione dei Pagamenti per i Servizi Ecosistemici
Esistono numerose definizioni di PES. Una delle più comunemente utilizzate è quella sviluppata da Wunder nel 2005, poi rivista dallo stesso nel 2015, che li definisce come “accordi volontari e condizionati da alcune regole concordate tra almeno un fornitore (venditore del servizio) e almeno un acquirente (beneficiario del servizio) in riferimento a un definito servizio ambientale”.
Requisiti per la Costituzione di un PES
Affinché possa essere costituito, un PES deve rispettare 5 condizioni:
- l’individuazione di un ben definito SE da scambiare;
- la presenza di almeno un compratore del SE;
- la presenza di almeno un venditore del SE;
- la volontarietà della commercializzazione del SE;
- la condizionalità del pagamento, in base alla quale il produttore è obbligato ad agire attivamente per garantire continuità al SE nel tempo.
Differenza tra PES e quasi-PES
Tuttavia, non sempre queste 5 condizioni sono rispettate e non di rado alcuni PES sono attuati nell’ambito di un quadro normativo obbligatorio: in questi casi, mancando il requisito di volontarietà, si parla di “quasi-PES”. Nella realtà, i quasi-PES costituiscono la tipologia più frequente, mentre sono piuttosto rari i PES puri.
Benefici dei Pagamenti per i Servizi Ecosistemici
I PES portano quindi i SE in un contesto di mercato e si costituiscono come un’occasione di remunerazione per i soggetti pubblici e privati che mantengono e/o migliorano gli ecosistemi naturali, consentendogli quindi di erogare SE utili alla collettività. Ad oggi schemi PES sono stati applicati a varie tipologie di servizi ecosistemici: dalla fissazione del carbonio, alla regimazione e tutela della qualità dell’acqua a uso potabile o irriguo, dalla protezione della biodiversità, alle attività turistico-ricreative, sino alla protezione del suolo da fenomeni erosivi. Di seguito alcuni esempi.
Un esempio di quasi-PES in Italia
Un quasi-PES significativo ma relativamente poco implementato a livello italiano è quello relativo alle norme sulla tariffazione dei consumi di acqua potabile stabiliti dall’ormai ex Legge Galli (L. 36/1994). Queste norme hanno l’obiettivo di compensare il SE offerto dalla buona gestione dei bacini di captazione. Per farlo, le norme prevedono che una quota di tariffa pagata dai consumatori di acque potabili sia versata agli enti locali nel cui territorio ricadono le derivazioni. In questo modo, la autorità hanno le risorse necessarie per eseguire interventi di tutela e di recupero ambientali. In questo caso le norme prevedono che il beneficiario paghi direttamente per il SE consumato.
Il Caso di Studio del Parco Fiume Brenta
Su questa scia, una forma di PES è stata sviluppata e sperimentata da Etifor nell’ambito di Parco Fiume Brenta. Parco Fiume Brenta è un’iniziativa che ha avviato un percorso virtuoso di salvaguardia della risorsa idrica e degli ecosistemi connessi al medio corso del fiume Brenta, in Veneto. Il progetto mira a istituire un fondo ambientale per gli interventi di mitigazione e compensazione degli impatti negativi causati dal Servizio Idrico Integrato (SII). Il fondo è finanziato dagli utenti tramite una piccola quota nella tariffa idrica.
La Normativa Italiana e la Direttiva Quadro sulle Acque dell’Unione Europea
Lo schema che sta alla base di questo sistema è quello proposto dalla normativa italiana (DM 39/2015 e Delibera ARERA 580/2019/R/idr) in attuazione della Direttiva Quadro sulle Acque dell’Unione Europea (DQA, 2000/60/EC). Nello specifico, l’articolo 9, che istituisce il principio “chi inquina/usa paga”, prevede la compensazione degli impatti ambientali negativi provocati dal consumo della risorsa idrica da parte degli utilizzatori finali e contestualmente introduce il tema dell’internalizzazione dei Costi Ambientali e della Risorsa (Environmental and Resource Costs, ERC). Essendo facilmente replicabile, il PES sviluppato nell’area del medio Brenta rappresenta un caso apripista per altri bacini interessati allo sviluppo di questo meccanismo.
Un Altro Esempio: WOWnature
Un’altra forma particolare di PES è stata sviluppata da Etifor attraverso WOWnature. WOWnature è una piattaforma che permette a cittadini, aziende e associazioni di diventare responsabili delle foreste e dei boschi che ci circondano e che ci forniscono i servizi ecosistemici di cui godiamo quotidianamente. Grazie alla piattaforma WOWnature, aziende e cittadini hanno la possibilità di sostenere progetti di riforestazione (tramite la possibilità di adottare un albero) o di protezione di foreste esistenti, contribuendo quindi all’accrescimento e alla conservazione dei benefici che questi ecosistemi forniscono naturalmente. L’obiettivo è quello di creare un rapporto di sostegno reciproco e di partecipazione attiva fra amministrazioni pubbliche, aziende e cittadini per prendersi cura di un bene dall’immenso valore, soprattutto alla luce delle problematiche ambientali che stiamo vivendo in quest’epoca. Tutti i progetti di WOWnature tengono in considerazione le regole della buona gestione forestale, intesa come aumento della naturalità e della biodiversità delle aree di intervento e assicura che le foreste siano gestite nel rispetto degli standard ambientali, sociali ed economici certificati dal Forest Stewardship Council.
Il ruolo di Etifor nei Pagamenti per i Servizi Ecosistemici
L’attivazione di meccanismi PES prevede un adeguato coinvolgimento di tutti gli attori rilevanti e un’attenta riflessione sui 5 passaggi sopra indicati, tanto sotto il profilo tecnico quanto sotto quello della governance delle risorse. Sebbene non si tratti di un’idea del tutto nuova nel contesto delle politiche ambientali, essa ha vissuto e sta vivendo una stagione di grande attività, con numerosi approfondimenti teorico-metodologici e casi studio realizzati solo negli ultimi anni. Per questo, oggi, c’è una crescente fiducia che porta a guardare tali iniziative come a strumenti di grande potenzialità per la remunerazione dei SE.
Etifor ha maturato grande esperienza in questo settore e affianca Enti pubblici e privati interessati a valorizzare le proprie risorse naturali mediante questo tipo di meccanismo. Scopri il nostro approccio GRAN per valorizzare le risorse e le aree naturali del tuo territorio.