Un passo avanti verso la creazione di un quadro legislativo per il ripristino degli ecosistemi e la transizione verso un’economia europea più resiliente, sostenibile ed equa.

Interazioni tra uomo, clima e natura (fonte: WWF )
Il contesto
Il degrado degli ecosistemi e la perdita di biodiversità causati dalla pressione antropica degli ultimi decenni stanno esponendo a rischi sempre maggiori il benessere e il futuro del genere umano su scala globale.
Questa crisi ecologica, che a livello europeo si traduce con l’ 81% degli habitat protetti in un cattivo stato di conservazione, risente e a sua volta acuisce gli impatti del cambiamento climatico, in un cosiddetto feedback loop negativo: da un lato, l’aumento delle temperature e l’alterazione dei regimi di precipitazione sta aggravando la perdita di biodiversità ed accelerando il collasso degli ecosistemi; dall’altro l’uso insostenibile e il degrado delle risorse ambientali determina una riduzione della capacità di assorbimento e stoccaggio del carbonio nei serbatoi naturali (mitigazione) ed un minor grado di adattamento alle variazioni climatiche negli insediamenti urbani e rurali.
Le due crisi – climatica ed ecologica – sono profondamente interconnesse e stanno minacciando la conservazione degli equilibri naturali, la sostenibilità e la resilienza dell’economia europea.
Le imprese di tutti i settori infatti – dall’agricoltura all’energia, dalla pesca all’edilizia, dalla fornitura dell’acqua alla trasformazione alimentare – dipendono fortemente dalla salute degli ecosistemi naturali e dalla conservazione dei servizi da essi forniti.
Se da un lato però queste risentono negativamente dei crescenti squilibri ecologici ed eventi meteorologici estremi che incidono sull’approvvigionamento delle risorse, sulla produttività e sui costi operativi, dall’altro si stima che gli investimenti nel ripristino della natura apporterebbero benefici pari ad un valore economico compreso tra 8 e 38 € per ogni euro speso (Commissione Europea) e che i prodotti e servizi nature-positive potrebbero generare fino a 10.000 miliardi di dollari all’anno per le imprese. Questo evidenzia l’enorme potenziale che la conservazione dell’ambiente, oltre a rappresentare un valore in sé, potrebbe fornire all’economia globale (World Economic Forum).
La Legge per il Ripristino della Natura o Nature Restoration Law
In tale contesto di crescente rischio e incertezza – ambientale, sociale, economica e finanziaria – sono dunque necessarie politiche e normative ambiziose, che riflettano l’impellenza di affrontare questa crisi multidimensionale in modo sistemico e congiunto.
Per questo il voto favorevole del Parlamento Europeo del 12 luglio per l’approvazione della Legge sul Ripristino della Natura ha rappresentato un passo avanti importante per attuare l’ambizioso GlobalBiodiversityFramework e dirigere l’Europa nella transizione verso un’ economia capace di riconoscere l’interdipendenza tra il benessere dell’uomo e della natura.
La Nature Restoration Law è parte integrante del Green Deal Europeo e della Strategia Europea per la Biodiversità, e mira a creare un quadro legislativo necessario per il recupero e la conservazione degli ecosistemi europei, in linea con gli obiettivi climatici dell’Unione e gli accordi sottoscritti a livello internazionale.
La legge prevede come obiettivo generale il ripristino di almeno il 20% delle aree terrestri e marine dell’UE entro il 2030 e di tutti gli ecosistemi che necessitano di azioni di recupero entro il 2050.
Questo si declina in target specifici, giuridicamente vincolanti per gli Stati Membri, che riguardano:
- l’aumento delle popolazioni di insetti impollinatori entro il 2030 (invertendo l’attuale tendenza al declino);
- la protezione degli ecosistemi forestali, incrementando il legno morto in piedi e a terra, lo stock di carbonio organico, le foreste di età eterogenea e migliorando la connettività forestale e l’abbondanza delle specie forestali;
- il miglioramento degli ecosistemi urbani, tramite la prevenzione della perdita netta (entro il 2030) e l’espansione degli spazi verdi urbani;
- l’aumento delle specie e dello stock di carbonio organico negli ecosistemi agricoli, l’aumento della quota di terreni coltivati con caratteristiche paesaggistiche ad alta diversità e il ripristino delle torbiere drenate utilizzate in agricoltura;
- il recupero degli habitat negli ecosistemi marini;
- la rimozione delle barriere che impediscono la connettività fluviale, al fine di riportare almeno 25.000 km di fiumi a uno stato di libero scorrimento entro il 2030;
Agli Stati membri sarà chiesto di redigere un piano di ripristino nazionale, che definisca i progetti e le iniziative che intendono perseguire per il raggiungimento dell’obiettivo comunitario.
Ristabilire il naturale equilibrio ecologico di foreste, fiumi, zone umide, praterie, mari ed oceani infatti non solo contribuirà ad aumentare la biodiversità e salvaguardare i servizi ecosistemici – di fondamentale importanza per la salute del genere umano e la prosperità dell’economia globale -, ma giocherà un ruolo chiave anche nella mitigazione e nell’adattamento al cambiamento climatico, contribuendo a limitare l’aumento delle temperature entro la soglia prevista dall’IPCC di 1,5°C. Da questo ne conseguirà anche un rafforzamento della resilienza dell’Europa nei confronti dei disastri naturali, con notevoli benefici sulla salute, la sicurezza alimentare e lo sviluppo socio-economico sostenibile degli Stati Membri.
Etifor in supporto alla legge
Gli obiettivi della NRL sono ambiziosi e difficilmente realizzabili nei tempi previsti, ma crediamo siano necessari per dare una chiara visione a tutti i settori economici: la natura è un elemento fondamentale per la nostra sicurezza ed economia, e dobbiamo prendercene cura in maniera sistematica e alla giusta scala. Ed è per questo che Etifor ha voluto fare la sua parte nella promozione della NRL.
Abbiamo infatti partecipato alla Nature Campaign promossa dal Cambridge Institute for Sustainable Leadership e CLG Europe per manifestare il nostro sostegno alla legge e abbiamo sottoscritto la open letter di Business for Nature – una coalizione globale di organizzazioni promotrici di azioni aziendali credibili e politiche ambientali innovative- , sollecitando i leader politici dell’UE ad adottare tempestivamente regolamenti a favore della conservazione della natura.
Tra i servizi chiave di Etifor, da un lato supportiamo le aree protette a migliorare la governance e a reperire finanziamenti per il ripristino di ecosistemi degradati, dall’altra stiamo lavorando con le aziende di tutti i settori economici per indirizzarle verso un percorso nature-positive, misurando, riducendo e compensando gli impatti su clima, acqua e biodiversità.
Stiamo inoltre organizzando assieme alla Commissione Europea la EU Business and Nature Summit 2023, la più grande conferenza dedicata alla creazione di modelli di business sostenibili che abbiano al centro la biodiversità e la protezione degli ecosistemi naturali da cui dipendono le nostre società.
Festeggiamo dunque questo importante risultato che contribuirà a preservare la biodiversità e a supportare le imprese europee nella transizione verso un’economia nature positive per un futuro più equo, inclusivo e sostenibile.
Un enorme ringraziamento a tutti coloro che hanno sostenuto l’appello #RestoreNature. La nostra voce forte ha avuto un impatto!
