Aumentare la resilienza agli eventi estremi grazie ai “paesaggi spugna”

Aumentare la resilienza agli eventi estremi grazie ai “paesaggi spugna”

SpongeScapes: un progetto che coinvolge 14 paesi europei

   

DOVE

  • UE

QUANDO

2023-2027

WEBSITE

spongescapes.eu

CLIENTE

  • EU Commission

PARTNER

  • Stichting Deltares (Deltares)
  • UK Centre for Ecology & Hydrology (CEH)
  • International Office for Water (OiEau)
  • University of Padova (UniPD)
  • University of Ljubljana (UL)
  • Slovenian Environment Agency (ARSO)
  • Warsaw University of Life Sciences (WULS)
  • WWF Greece (WWF)

Contesto

Problemi complessi hanno bisogno di soluzioni complesse: questo nuovo grande progetto europeo si propone di dimostrare che le soluzioni naturali sono una carta vincente per la resilienza dei territori ai cambiamenti climatici, specialmente se le sfide vengono affrontate a scala di paesaggio e con il coinvolgimento degli attori locali.

Le conseguenze più evidenti della crisi climatica sono il drammatico aumento di eventi estremi (inondazioni e siccità) che ci colpiscono con sempre maggiore intensità e frequenza. Al contempo, l’impatto delle attività umane sul paesaggio peggiora ulteriormente questa situazione, aumentando i rischi e degradando suolo ed ecosistemi. Questa situazione genera a sua volta importanti impatti sul benessere della società, come la riduzione di disponibilità di acqua pulita, suolo fertile, biodiversità.

D’altra parte, le Natural Water Retention Measures (NWRM, che sono un tipo particolare di NBS) vengono sperimentate da anni con lo scopo di rispondere alle sfide sopra descritte, ma il loro potenziale di replicazione resta inesplorato.

Il progetto

Il progetto SpongeScapes lavora sui cosiddetti “paesaggi spugna” (“Sponge Landscapes”), ossia territori in grado di rallentare le piene dei fiumi, conservare l’acqua a lungo e rilasciarla lentamente nel territorio, mentre contribuiscono a ristabilire un suolo sano e dei livelli di falda accettabili: in questo modo, essi possono giocare un ruolo fondamentale nel ridurre la vulnerabilità del territorio contro gli eventi estremi. 

Il progetto SpongeScapes vuole quindi sperimentare l’efficacia delle Natural Water Retention Measures, in particolare valutandone impatti e performance in un processo di condivisione con gli stakeholder e in diversi scenari e scale geografiche, a partire da 14 casi studio europei.

L’obiettivo principale del progetto è restituire dunque una solida base conoscitiva non solo sull’efficacia delle misure individuali, ma anche rispetto a un loro ruolo a livello di paesaggio, per essere in grado di influenzare positivamente il processo decisionale intorno alla pianificazione territoriale.

Il nostro contributo

Nel progetto SpongeScapes, Etifor si occupa di condurre un processo di co-valutazione dei costi e i benefici delle misure a livello di paesaggio insieme agli stakeholder negli SpongeLabs, piattaforme di scambio multidisciplinari.

Inoltre, Bosco Limite, area forestale pilota per l’infiltrazione dell’acqua in falda e gestita da Etifor, è uno dei casi pilota di progetto; sarà quindi studiata e monitorata e i risultati saranno usati nel progetto per dare informazioni rispetto all’efficacia di questa misura nel panorama delle Natural Water Retention Measures.

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