Riflettere sul settore turistico per un futuro più sostenibile

Chapada dos Veadeiros (Goiás, Brazil) 2020, by Helena Leonel Ferreira

Negli ultimi anni il settore del turismo è cresciuto esponenzialmente, portando sia grandi opportunità di sviluppo che notevoli minacce per l’ambiente e le comunità locali. In questo senso il turismo ha una doppia e contrastante relazione con il territorio. Se da un lato la presenza del turismo può danneggiare gravemente le destinazioni, dall’altro ne è altamente dipendente. Per questo motivo, negli ultimi anni si è sviluppata una crescente consapevolezza riguardo la necessità di adottare un modello turistico più sostenibile, che possa rispondere alle esigenze del sistema turistico e del territorio che lo supporta.

Cosa vuol dire turismo sostenibile?

La definizione di turismo sostenibile deriva direttamente da quella di sviluppo sostenibile. Secondo l’UNWTO, l’Organizzazione Mondiale per il Turismo, il turismo sostenibile è “un turismo che tiene pienamente conto degli impatti economici, sociali e ambientali attuali e futuri, senza dimenticare le esigenze dei visitatori, dell’industria, dell’ambiente e delle comunità ospitanti”. Questa definizione fa riferimento alle pratiche sostenibili sia da parte del sistema turistico che nel sistema stesso. Si riconoscono quindi tutti gli impatti del turismo, sia positivi che negativi, con l’obiettivo di minimizzare gli impatti negativi e di massimizzare quelli positivi. Per impatti negativi si intendono, ad esempio, i danni all’ambiente naturale e il sovraffollamento, il così detto overtourism. Gli impatti positivi, invece, includono la creazione di posti di lavoro, la conservazione e l’interpretazione del patrimonio culturale, la protezione della fauna selvatica, il ripristino del paesaggio e altro ancora. Inoltre, è importante sottolineare come questa definizione si riferisca alla dimensione ambientale in senso olistico, ovvero non solo in riferimento alla natura ma anche agli aspetti sociali, culturali e ricreativi.

“Gestione sostenibile del turismo vuol dire anche spingersi oltre la visione canonica di settore turistico per parlare invece di (eco)sistema turistico: la destinazione è un organismo vivente, radicato nel territorio, in continua evoluzione, fatto di molteplici parti e funzioni interconnesse, e dotato di una propria unicità/identità” (Diego Gallo, Turismo e Sviluppo Locale)

Chapada dos Veadeiros (Goiás, Brazil) 2020, by Helena Leonel Ferreira

Perché ci serve un turismo più sostenibile?

Il turismo contribuisce in modo significativo alla crisi climatica: si stima che circa l’8% delle emissioni globali di carbonio derivino da questo settore. Inoltre, questo settore ha enormi impatti sul degrado delle aree naturali, sul consumo di energia, sulla produzione di rifiuti e molto altro. Tuttavia, il turismo non ha effetti negativi solo sulla natura, ma anche sugli aspetti sociali, culturali e ricreativi delle destinazioni. Negli ultimi anni la globalizzazione ha privato il turismo del suo lato umano, snaturando l’identità di molte città e territori e indebolendo il rapporto tra comunità locali e luoghi. In questo contesto, quindi, occorre riflettere sul rapporto tra turismo e territorio: è il territorio a servire il turismo o il turismo a servire il territorio? Quando il territorio e i suoi valori si riducono a uno strumento per arricchire un’economia, questi perdono di identità e autenticità. Se invertiamo la rotta, invece, creando un turismo capace di servire e integrarsi con il territorio, questo può portare grandi benefici, sia per l’ambiente che per le comunità. Il turismo sostenibile cerca proprio di favorire questo ultimo approccio, promuovendo nuove formule di turismo rispettose del territorio che abbiano una visione a lungo termine. 

“Siamo convinti che il turismo sia un veicolo straordinario di cambiamento positivo: per il territorio che, guidato da mani sapienti, riesce ad esprimere appieno la sua vocazione turistica e a trarne molteplici benefici, e per il viaggiatore che lì vive esperienze trasformative” (Alessia Fiorentino, Turismo e Sviluppo Locale)

Come possiamo promuovere il turismo sostenibile?

In Etifor crediamo fermamente che il turismo sostenibile sia il modello migliore per il futuro di questo settore. Per questo siamo entrati a far parte del Global Sustainable Tourism Council (GSTC), l’organizzazione internazionale per la promozione del turismo sostenibile. Il GSTC offre la possibilità a destinazioni e strutture ricettive di impegnarsi per il territorio attraverso delle certificazioni apposite. Nate dall’esperienza di enti operanti nel settore, come l’organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO), le certificazioni GSTC sono il miglior modo per garantire la sostenibilità e la qualità dell’offerta turistica di una destinazione. Il team di Etifor può accompagnare le destinazioni e le strutture turistiche nell’ottenimento di queste certificazioni, riconosciute in tutto il mondo. Infine, co-creiamo e promuoviamo strategie per lo sviluppo di offerte turistiche innovative, che possono rafforzare i sistemi di gestione in un’ottica di sostenibilità. 

“I cambiamenti radicali che la nostra società è chiamata ad affrontare ci impongono di ripensare al modo in cui facciamo turismo. Standard internazionali come quello del Global Sustainable Tourism Council ci possono guidare in questo processo, mettendo al centro le esigenze delle comunità locali e dell’ambiente in cui esse vivono” (Federica Bosco, Turismo e Sviluppo Locale)

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