Pubblicate le raccomandazioni della Task Force on Nature-related Financial Disclosures (TNFD) per calcolare le dipendenze delle imprese dal capitale naturale.

Mettere la natura al centro delle decisioni è fondamentale anche per il mondo dell’impresa e della finanza. Basti pensare alle tante attività produttive che dipendono dall’acqua e su questa hanno degli impatti con ricadute sulla disponibilità e sulla qualità della stessa, rischi operativi significativi e conseguenze sulla comunità. 

Concentrarsi solo sulla riduzione delle emissioni nell’atmosfera non è più sufficiente. Per invertire la rotta è necessario considerare i propri impatti su acqua, biodiversità, utilizzo del suolo ed atmosfera, e quindi sulla natura nel suo complesso. Sebbene quello per la tutela della biodiversità sia un impegno che chiama in causa prima di tutto la politica, è evidente che non può prescindere dagli aspetti economici e produttivi.

Senza biodiversità non c’è impresa

Per le aziende è sempre più importante riuscire a calcolare e rendicontare le proprie dipendenze dal capitale naturale, senza tralasciare impatti, rischi e opportunità per contribuire ad un futuro nature-positive. Su questi presupposti è nata la Task Force on Nature-related Financial Disclosures (TNFD), una iniziativa globale basata sulla scienza e supportata a livello governativo, che ha l’obiettivo di fornire ad aziende e istituti finanziari raccomandazioni utili e linee guida sulla rendicontazione della loro gestione dei rischi, delle opportunità e degli impatti sulla natura. 

Dopo due anni di sviluppo, attraverso un processo consultivo di “open innovation” con un pool di 200 aziende e istituti finanziari pilota, a settembre 2023 la TNFD ha pubblicato la lista finale di 14 raccomandazioni sulla rendicontazione dei rischi, delle dipendenze e delle opportunità relative al capitale naturale. Tutte le raccomandazioni sono allineate ai maggiori standard di rendicontazione non-finanziaria (GRI, ISSB, ESRS) e ai requisiti dell’accordo globale di Kunming-Montreal per la tutela della biodiversità. L’obiettivo principale è quello di incanalare i flussi finanziari verso attività allineate agli obiettivi dell’accordo di Kunming-Montreal, ovvero il raggiungimento di un’economia nature-positive con un recupero totale della biodiversità entro il 2050. I rischi relativi al capitale naturale si vanno quindi ufficialmente ad aggiungere a quelli derivanti dal cambiamento climatico, completando il quadro dei rischi finanziari, economici e operativi legati alle tematiche ambientali.

Che cosa cambia per le aziende? 

A partire dal 2024 è previsto uno status report annuale sulla rendicontazione TNFD, proprio  come già avvenuto per la rendicontazione dei rischi relativi ai cambiamenti climatici con la Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD), punto di partenza per il lavoro della TNFD. Sono previsti infatti gli stessi quattro pilastri strutturali: governance, strategia, gestione dei rischi e degli impatti, obiettivi e metriche.

La rendicontazione TCFD è nata su base volontaria, ma le sue raccomandazioni sono state poi integrate al 100% negli standard di rendicontazione europei obbligatori (CSRD ed ESRS); lo stesso sta avvenendo con le raccomandazioni TNFD. Al fine di anticipare i rischi regolamentari, e i possibili danni alla reputazione legati alla rendicontazione, le aziende e le istituzioni finanziarie possono agire in modo strategico. Iniziare in modo volontario il processo di rendicontazione e raccolta dati relativi alle dipendenze dal capitale naturale e alle pressioni esercitate può, infatti, costituire un vantaggio competitivo nell’accesso al credito.

Con l’approccio LUCAS, sviluppato da Etifor, per le imprese è più semplice mappare le dipendenze dal capitale naturale, identificare i rischi relativi alla perdita di biodiversità e all’utilizzo del suolo, all’inquinamento atmosferico, così come all’eccessivo sfruttamento e/o inquinamento della risorsa idrica. Quantificare e localizzare gli impatti sulla natura, infatti, è il primo passo per poterli gestire e ridurre sistematicamente. LUCAS è allineato alle raccomandazioni della TNFD, e permette di raccogliere tutti i dati richiesti e di rendicontarli correttamente. A partire da questi dati, sarà possibile agire concretamente per proteggere la natura, dalla quale dipendono i prodotti, servizi e le operazioni dell’azienda.

L’impegno verso un futuro nature-positive è stato al centro dell’European Business and Nature Summit, un’importante conferenza internazionale che si è svolta a Milano nell’ottobre del 2023 e di cui Etifor è stata co-organizzatrice.

Vuoi saperne di più? Rivedi le registrazioni delle sessioni del summit!