Dopo la fine della tempesta Vaia, nel 2018, una minaccia incombe sulle foreste del Nord-Est: il bostrico tipografo

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Nel 2018 la tempesta Vaia ha abbattuto 42.800 ettari di bosco per un totale di 2 miliardi di danni. Subito dopo la tempesta ne è cominciata un’altra che dura tutt’ora: l’epidemia del bostrico, un coleottero che attacca soprattutto gli abeti rossi.

Quella del bostrico è, a tutti gli effetti, una seconda tempesta con gravi conseguenze per l’intero Nord Est. Acuita dalla crisi climatica, questa situazione ci pone sfide e opportunità. L’antropologo Pietro Lacasella e il dottore forestale Luigi Torreggiani hanno deciso di cogliere questa occasione e di raccontare l’emergenza bostrico intraprendendo un viaggio nei boschi che cambiano nel libro “Sottocorteccia” (People, 2024). In questo libro-diario gli autori hanno intervistato diverse persone, raccogliendo prospettive, esperienze e dati.

Già nel 2021, Etifor aveva lanciato l’allarme sul fatto che la presenza del bostrico avrebbe raddoppiato i danni di Vaia entro il 2026. Oltre che di danni ambientali e di gestione forestale, si tratta anche di danni di tipo tecnologico ed economico. Gli studi e le analisi portate avanti da Etifor sono protagoniste del capitolo del libro dedicato alla stima dei danni economici causati dal bostrico. Gli esperti di filiere forestali  Nicola Andrighetto e Jacopo Giacomoni sono stati intervistati da Luigi Torreggiani e hanno condiviso gli impatti che l’emergenza bostrico ha avuto e sta continuando ad avere in particolare sulla filiera del legno.