Rafforzare la connettività ecologica nelle Alpi
PlanToConnect: strategie innovative per integrare infrastrutture verdi e blu nella pianificazione territoriale

DOVE

- Online
QUANDO
2025
CLIENTE

- Regione Veneto

Il contesto
Le attività umane e i cambiamenti climatici minacciano sempre più gli habitat e le funzioni degli ecosistemi. Le aree protette svolgono un ruolo cruciale nella conservazione della biodiversità e nel mantenimento dell’equilibrio ecologico. Tuttavia, per essere veramente efficaci, queste aree devono essere connesse attraverso corridoi ecologici: reti di infrastrutture verdi e blu (GBI) progettate per supportare la biodiversità e il funzionamento degli ecosistemi. Queste reti, che includono fiumi, zone umide, praterie e foreste, permettono alle specie di migrare e adattarsi ai cambiamenti ambientali.
Nonostante la loro importanza, la connettività delle aree protette attraverso i corridoi GBI è ostacolata da lacune nella pianificazione, dalla mancanza di implementazione e da minacce emergenti. Nella regione alpina, lo sviluppo di questi corridoi è frammentato e gestito da molteplici autorità regionali e locali senza un coordinamento efficace, portando a discontinuità e incoerenze nei piani di rete.
Il progetto
Il progetto PlanToConnect mira a rafforzare la connettività ecologica nella regione alpina, promuovendo la collaborazione tra molteplici stakeholder in diverse aree pilota. Definendo e testando una strategia comune, il progetto fornisce alle autorità regionali e locali linee guida pratiche per progettare reti di infrastrutture verdi e blu (GBI) in grado di migliorare la connettività e supportare la conservazione della biodiversità.
La Regione Veneto è un partner chiave del progetto ed è direttamente coinvolta in una delle aree pilota: i comuni di Caorle, San Michele al Tagliamento e Concordia Sagittaria, attualmente gestiti attraverso il Contratto di area umida della Laguna di Caorle (CdAU)—un accordo volontario che regola l’uso del capitale naturale. Questa iniziativa mira a integrare le riserve naturali e le aree di ripristino ecologico nella pianificazione urbana locale e regionale, garantendone l’inclusione all’interno di una rete più ampia di GBI per massimizzare i benefici ambientali e rafforzare la tutela della biodiversità.
Il nostro cotributo
Nell’ambito del progetto, Etifor supporta la Regione Veneto fornendo competenze ed assistenza tecnica in due aree chiave:
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Attività a livello regionale:
- Organizzazione di un corso di formazione online per stakeholder del settore pubblico e privato sui temi delle politiche e degli strumenti di mercato per la conservazione della biodiversità e la connettività ecologica.
- Produzione di un policy brief con le principali raccomandazioni su questi temi.
- Supporto nell’organizzazione della conferenza finale per presentare i risultati del progetto.
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Attività nell’area pilota:
- Analisi delle fonti di finanziamento disponibili per attuare le azioni di conservazione previste dal Contratto di area umida della Laguna di Caorle (CdAU).
- Sviluppo di un meccanismo di finanziamento, in collaborazione con gli stakeholder locali, per garantire l’implementazione a lungo termine degli interventi sui corridoi ecologici nell’area pilota.