Promuovere l’innovazione sociale per rinnovare la governance dell’acqua
InnWater, un nuovo progetto a sostegno della buona governance e della sostenibilità dei sistemi idrici
DOVE
- Italia
- Ungheria
- Gran Bretagna
- Spagna
- Francia
QUANDO
2023
WEBSITE
www.innwater.eu
CLIENTE
- Commissione Europea
PARTNER
- EURECAT
- Regionális Energiagazdasági Kutatóközpont: REKK
- Consiglio di Bacino Brenta
- Istituto Universitario di Studi Europei
- Université de Rouen
- City Council de Figueres
- WAREG – European Water Regulators
- Université de la Réunion
- ETIFOR SRL
- Central Tisza Rural Water Directorate
- Stockholm International Water Institute
- Office International de l’Eau
Contesto
Le crisi idriche sono, più di ogni altra cosa, crisi di governance. Mentre la nostra risorsa più preziosa diventa scarsa a causa dell’eccessivo sfruttamento e di un clima che cambia, favorendo eventi estremi come siccità e alluvioni, le regole, gli accordi e la cooperazione tra le parti interessate alla gestione dell’acqua diventano più critici che mai.
InnWater (nome completo “Promoting social INNovation to renew multi-level and cross-sector WATER governance”) vuole sviluppare strumenti metodologici, tecnologici e partecipativi per migliorare i contesti di governance del settore dell’acqua potabile in Europa, partendo da cinque aree pilota in tutto il continente. Il progetto è composto da un consorzio di stakeholder del settore dell’acqua potabile, quali enti regolatori, comuni, autorità di bacino, università e centri di ricerca specializzati nella governance e nella gestione dell’acqua. Il progetto fa parte del programma Horizon Europe per la ricerca e l’innovazione, finanziato dalla Commissione europea. Gli impatti attesi di InnWater comprendono raccomandazioni politiche per allineare il settore dell’acqua potabile al Green Deal europeo e agli Obiettivi di sviluppo sostenibile.
La governance dell’acqua è composta da diverse funzioni fondamentali: la definizione di politiche e strategie, il coordinamento delle azioni tra gli attori, il finanziamento dei programmi e l’applicazione delle normative. Per questo motivo, la valutazione dei problemi di governance o delle “lacune di governance” non è un compito semplice e richiede metodi che permettano di valutare contesti diversi per comprendere le possibili soluzioni basate su esperienze di successo maturate altrove. Allo stesso tempo, tali metodi di valutazione devono essere abbastanza flessibili da adattarsi alle condizioni locali e supportare la partecipazione di un’ampia varietà di stakeholder.
Il progetto
Il progetto mira a sviluppare una metodologia pratica per “diagnosticare” la situazione della governance nel settore dell’acqua potabile, concentrandosi su cinque siti pilota in Europa per estendere questa pratica. La metodologia si baserà sui principi di governance dell’acqua dell’OCSE e su altri quadri di governance pertinenti. Questo strumento diagnostico sarà integrato da una guida di approcci e meccanismi per promuovere la buona governance, illustrata da esempi che rispondono alle sfide specifiche della governance dei siti pilota. La selezione degli approcci e dei meccanismi avverrà in modo partecipativo, coinvolgendo un ampio pubblico di stakeholder, compresi i gruppi della società civile.
Il nostro contributo
Etifor sarà responsabile del coordinamento dello sviluppo di un quadro di valutazione sulla buona governance per guidare autorità pubbliche, regolatori idrici e altri stakeholder del settore dell’acqua potabile. Questo quadro consentirà agli stakeholder di identificare le lacune di governance nel loro contesto e di dare priorità alle azioni per superarle, allineando il settore al Green Deal dell’UE e agli SDG. Questo lavoro sarà svolto in collaborazione con organizzazioni ad alto impatto sullo sviluppo delle politiche idriche, come lo Stockholm International Water Institute (SIWI) e la Florence School of Regulation Water and Waste Area dello European University Institute.
Inoltre, Etifor guiderà l’integrazione di questa metodologia nei contesti dei cinque progetti pilota InnWater (Italia, Francia, Regno Unito, Spagna e Ungheria), con particolare attenzione al bacino medio del fiume Brenta, dove è in atto un processo di lunga durata per la promozione di una buona governance dell’acqua.