Consulenza tecnica per il Consorzio di Bonifica Piave


  • GRAN
  • Consorzio di Bonifica Piave
  • Italia
  • 2020
  • consorziopiave.it

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    Photo credit: immagini tratte dal libro “La Piave. Madre” di Tranquillo Cortiana e Chiara Rampazzo

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Le derivazioni del Consorzio di Bonifica Piave

Il Consorzio di bonifica Piave si occupa di gestire le derivazioni idriche dal fiume Piave per la distribuzione dell’acqua nel territorio di sua competenza, che coincide all’incirca con la provincia di Treviso (55.000 ettari irrigati). 

Le derivazioni e i canali idrici hanno lo scopo principale di irrigare e fornire energia, ma questi utilizzi hanno un effetto diretto anche su altri servizi ecosistemici come il paesaggio, il servizio turistico-ricreativo di città quali Treviso e Castelfranco Veneto (bagnate dalle acque dei canali gestiti dal Consorzio) e il servizio di ricarica della falda, che consente l’originarsi dei cosiddetti “corsi d’acqua di risorgiva” (come il fiume Sile).

Alcune recenti normative europee (Deflusso Ecologico) prevederebbero una diminuzione delle portate derivabili dal fiume Piave verso i canali irrigui, con potenziali effetti negativi sui servizi forniti dai canali in tutta la pianura trevigiana.

Perimetro consortile e servizio irriguo gestito dal Consorzio di Bonifica Piave.

Perimetro consortile e servizio irriguo gestito dal Consorzio di Bonifica Piave.

La nostra consulenza si focalizza sulla valutazione dell’impatto della Direttiva Deflussi Ecologici sui servizi ecosistemici forniti dall’attività consortile e, parallelamente, sulla ricerca di finanziamenti a supporto di una strategia di lungo periodo per l’adozione della Direttiva Deflussi.

La valutazione economica che abbiamo condotto ha stimato preliminarmente l’insieme del potenziale danno per l’applicazione della normativa sul Deflusso Ecologico derivato dai principali servizi ecosistemici, con il risultato di un danno totale annuo di 21,84 milioni di euro, di cui il 57% derivante dall’uso irriguo. 

I servizi culturali (il valore del paesaggio, delle passeggiate, della memoria storica) sono stati oggetto di un’ulteriore indagine che ha restituito un danno potenziale di 26 euro a famiglia all’anno, che in totale corrisponde a 5.390.107 €/anno: una riduzione pari al 70% del valore complessivo dei servizi ecosistemici culturali forniti dal Consorzio.

Si tratta del primo studio in Italia sul valore dei servizi culturali del sistema irriguo e sull’impatto delle normative ambientali su tale sistema.

La stima preliminare ha utilizzato la metodologia del benefit transfer, che trasferisce i valori economici per i servizi ecosistemici disponibili da studi già compiuti in un altro luogo nell’area oggetto di studio.

La stima sui servizi culturali si è svolta invece attraverso un questionario che ha chiesto alle famiglie della provincia di Treviso la loro disponibilità a pagare per non subire il danno derivante dalla riduzione della disponibilità di acqua (metodologia della valutazione contingente), mediante la creazione di scenari di impatto potenziale.

Questo tipo di attività si può applicare ad ogni tipo di ecosistema e di servizio ecosistemico: la valutazione dei servizi ecosistemici è uno strumento utile per supportare i processi decisionali a ogni livello (dal locale al nazionale), con l’obiettivo di evidenziare il contributo che gli ecosistemi danno al nostro benessere e riconoscere il loro ruolo nella politica, nell’economia e nella società.

Se ti interessa scoprire il valore delle aree che gestisci o che sono coinvolte nelle tue attività, scopri il nostro servizio.