Banche centrali e istituzioni finanziarie sono chiamate ad agire contro il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità

Fonte: ANBI

Il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità sono tra le sfide più complesse del nostro tempo. Negli ultimi anni, un numero crescente di esperti suggerisce che concentrarsi sulle emissioni di carbonio non è sufficiente. Invece, dovremmo promuovere approcci integrati in grado di affrontare i diversi aspetti di queste crisi. In questo senso, un approccio nature positive cerca di identificare le molteplici pressioni sui sistemi terrestri – come cambiamenti climatici, inquinamento e sfruttamento delle risorse – sviluppando obiettivi olistici per ridurre e mitigare gli impatti. Per questo motivo, oggi, il WWF ha lanciato una nuova Call to Action diretta a banche e istituti finanziari per promuovere la transizione a un’economia nature positive.

Quali sono le ragioni dietro la Call to Action?

Gli esseri umani hanno sempre fatto affidamento sulla natura e sui servizi che essa fornisce per il loro sviluppo e la loro prosperità. Secondo un recente rapporto del World Economic Forum, scritto in collaborazione con PwC- UK, più della metà del Prodotto interno lordo (PIL) globale dipende in misura moderata o elevata dalla natura ed è quindi esposto a gravi rischi finanziari derivanti dal degrado ambientale. In particolare, le industrie direttamente dipendenti dalla natura – come l’agricoltura o la pesca – generano il 15% del PIL globale, mentre quelle moderatamente dipendenti ne generano circa il 37%. Molti esperti concordano sul fatto che il degrado ambientale causerà crescenti perdite finanziarie e instabilità economica. Allo stesso tempo, però, ogni anno vengono utilizzati dai 700 agli 800 miliardi di dollari per finanziare pratiche non sostenibili dal punto di vista ambientale, come l’uso eccessivo di pesticidi e la monocoltura per il deterioramento del suolo.

Qual è il ruolo delle banche e degli istituti finanziari?

Le banche centrali e le istituzioni finanziarie possono essere alleati fondamentali nella lotta contro il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità. Queste due crisi sono infatti intrinsecamente legate agli investimenti, ai sussidi e ai prestiti che ricevono dalle banche e dalle organizzazioni finanziarie. Poiché queste istituzioni esistono per garantire la stabilità finanziaria e dei prezzi, un’azione preventiva per mitigare i rischi legati al degrado ambientale non solo è necessaria in termini di sviluppo economico e finanziario, ma rientra anche nel loro mandato. Negli ultimi anni sono stati compiuti alcuni passi positivi: ad esempio, sempre più banche hanno pubblicato informative finanziarie sul clima. Sebbene questo sia stato un primo passo fondamentale, non è sufficiente per ottenere un impatto significativo. 

Fonte: ANBI

Quali sono gli obiettivi della Call to Action?

La nuova Call to Action lanciata dal WWF si rivolge alle banche centrali e alle autorità finanziarie di tutto il mondo affinché agiscano come agenti precauzionali e utilizzino tutti gli strumenti disponibili per affrontare i cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità. In particolare, l’appello incoraggia le banche centrali e le istituzioni finanziarie a: 

  • adottare un approccio nature positive entro il 2030 e l’obiettivo di limitare il riscaldamento medio globale sotto i 1,5°C entro il 2050 come punti fermi dei loro mandati;
  • estendere gli orizzonti temporali delle banche centrali e delle istituzioni finanziarie a 10-30 anni;
  • richiedere a tutte le istituzioni finanziarie regolamentate di pubblicare piani di transizione credibili per la biodiversità e il cambiamento climatico.

L’obiettivo di questa Call to Action è garantire la transizione verso un’economia a zero emissioni e nature positive. Etifor è tra le oltre 70 organizzazioni che sostengono l’appello; riconosciamo che le banche centrali e le istituzioni finanziarie devono assumersi la responsabilità dei loro impatti sul pianeta. In questo senso, per agire efficacemente contro il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità, è necessario interrompere i finanziamenti e i prestiti legati ad attività che degradano l’ambiente.

Per saperne di più sulla Call to Action lanciata dal WWF, cliccate qui.