Un obiettivo che ci invita a considerare tutti gli impatti sul sistema natura, non solo sul clima.

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Molto spesso diamo per scontati i beni e servizi che la natura ci offre; ci dimentichiamo che la nostra salute, il nostro benessere e la nostra economia dipendono fortemente da essa e che allo stesso tempo abbiamo un impatto sull’ambiente in cui viviamo. 

Stiamo superando i limiti del nostro pianeta

I sistemi naturali della Terra possono assorbire le attività umane senza perdere la loro integrità solo entro certi limiti, definiti dalla comunità scientifica come confini planetari (planetary boundaries). Questi limiti rappresentano soglie che delimitano uno spazio sicuro in cui l’umanità può prosperare.

I confini planetari identificano nove processi fondamentali del sistema terrestre, tra cui il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità, la variazione dei cicli biogeochimici (come quelli dell’azoto e del fosforo), l’uso del suolo, l’acidificazione degli oceani, l’uso delle risorse idriche dolci, l’inquinamento chimico, l’inquinamento da aerosol atmosferici e la diminuzione della fascia di ozono stratosferico. Superare questi confini potrebbe portare a cambiamenti ambientali irreversibili e dannosi per l’ecosistema terrestre.

Il nostro attuale percorso di sviluppo è in rotta di collisione con la stabilità del sistema naturale globale: abbiamo già superato sei dei nove limiti planetari.

 

Perché serve un approccio Nature Positive

Il cambiamento climatico è solo una delle nove cause che stanno portando alla crisi ecologica che coinvolge gli ecosistemi terrestri.

Ad oggi, abbiamo compromesso la biosfera e l’integrità della biodiversità del pianeta, varcando la soglia di quella che gli scienziati chiamano la sesta estinzione di massa; abbiamo avvelenato l’acqua e i terreni con un eccesso di sostanze nutritive e inquinanti; abbiamo sfruttato le risorse naturali fino all’esaurimento; abbiamo introdotto nell’ambiente nuovi materiali come cemento e plastica; viviamo sulla nostra pelle gli effetti di una crisi climatica che sta diventando sempre più impattante ed estrema.

È necessario riconoscere che i sistemi terrestri sono interconnessi e che ognuno di essi influenza e dipende a sua volta dagli altri. Ecco perché abbiamo bisogno di un approccio integrato, un approccio Nature Positive, che consideri tutte le pressioni e le cause della perdita di natura e che si impegni a evitare, minimizzare, ripristinare e compensare gli impatti legati a emissioni, biodiversità e impatto idrico.  

Cosa si intende per Nature Positive

Nature positive significa mettere la natura al centro del processo decisionale, misurando e gestendo i rischi derivanti da essa e quantificando le pressioni sulla natura. Questo significa comprendere e dare priorità a tutti gli impatti e alle dipendenze dalla natura, come il consumo di acqua, l’uso del suolo, la biodiversità o la gestione dei rifiuti. 

Come l’accordo di Parigi sta all’obiettivo Net Zero, il Global Goal for Nature sta all’obiettivo Nature Positive. Il Global Goal for Nature rispecchia la missione stabilita nel quadro globale sulla biodiversità (GBF) di Kunming-Montreal, firmato da 196 paesi alla COP15 del 2022. Nello specifico, prevede di:

  • Invertire la perdita della natura misurata a partire dal 2020, aumentando la salute, la diversità e la resilienza delle specie e degli ecosistemi,
  • Ottenere impatti netti positivi entro il 2030, 
  • Ottenere il pieno recupero della natura entro il 2050 in modo che gli ecosistemi possano continuare a sostenere le generazioni future. 

Differenze tra Nature Positive e Net Zero

Se con l’obiettivo Net Zero vengono considerati esclusivamente gli impatti sul clima con lo scopo di compensare le emissioni di gas a effetto serra, con l’obiettivo Nature Positive si considerano tutti gli impatti sul sistema natura globale

È ormai noto che il nostro stile di vita sta modificando irreversibilmente lo stato ecologico del Pianeta, diventa pertanto necessario porsi un obiettivo che insieme a mantenere il riscaldamento globale al di sotto di 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali, preveda il ripristino della natura. 

Il ruolo delle aziende

Nature positive è il prossimo passo verso la sostenibilità per le aziende e le istituzioni finanziarie. Significa mettere la natura al centro del processo decisionale, misurando e gestendo i rischi e le opportunità legati alla natura, sia nelle operazioni dirette che nella filiera. 

Per molte organizzazioni che hanno già iniziato il loro percorso di sostenibilità con un impegno sul clima, questo significa comprendere e dare priorità agli altri impatti e alle dipendenze dalla natura, impegnandosi con un approccio integrato che contribuisca a un futuro Nature Positive.

Come possiamo aiutarti 

In Etifor abbiamo sviluppato l’approccio LUCAS (Look, Understand, Commit, Act, Share) per aiutare le aziende a impegnarsi per contribuire a un futuro Nature Positive. Un percorso che include la valutazione dei rischi e delle opportunità legate alla natura e il coinvolgimento degli stakeholder interni ed esterni (Look), la quantificazione degli impatti e delle dipendenze legate alla natura (Understand), la definizione degli obiettivi finalizzati a evitare, minimizzare, ripristinare e compensare gli impatti legati a emissioni, biodiversità e impatto idrico (Act) e la comunicazione e condivisione dei risultati secondo le migliori pratiche e standard (Share).