A poco più di un anno dalla tempesta Vaia, dopo numerosi eventi dedicati al tema nei quali Etifor ha preso parte, ci siamo ritrovati a fare il punto della situazione su quanto avvenuto negli ultimi mesi.
TEMPESTA VAIA | IL CONTESTO
Il passaggio della tempesta, negli ultimi giorni dell’ottobre 2018, si è lasciato alle spalle un’imponente scia di distruzione del patrimonio forestale: 494 i comuni colpiti tra Lombardia, Veneto, Trentino e Friuli per un totale di 42.800 ettari di boschi danneggiati. Dati impressionanti se si tiene anche conto della loro parzialità come evidenziato da Davide Pettenella, professore e coordinatore della scuola di dottorato Land, Environment, Resources and Health (LERH) del Dipartimento Territorio e sistemi agroforestali (TESAF) e nostro socio fondatore: “Non c’è un sistema di rilevazione centrale che possa consentire di raccogliere e utilizzare i dati. Non esiste nemmeno un’unica metodologia concordata a livello delle singole amministrazioni regionali. Le informazioni raccolte sono buone nelle province autonome di Trento e Bolzano, sono abbastanza complete per il Friuli. Sono invece molto scarse quelle per il Veneto. L’Istat non ha attivato nessun intervento di monitoraggio e questo è un fatto a mio avviso abbastanza grave. I dati riportati sono stati raccolti grazie al coordinamento della Sisef, la Società italiana di selvicoltura ed ecologia forestale. A tre mesi di distanza dall’evento si è rivolta alle singole amministrazioni, sfruttando i mezzi di monitoraggio satellitare, e ha chiesto alle regioni e alle province autonome i dati sui metri cubi abbattuti. Da quest’indagine sono stati ottenuti gli 8,7 milioni di metri cubi di legname schiantati, ma è un dato che andrebbe aggiornato, perché sicuramente è una sottostima. Si tratta infatti di stime complesse, basti dire che non sono state considerate le formazioni boschive danneggiate al di sotto del 30%” (leggi l’interno intervento su “Il Bo Live”).
In ogni caso, anche attraverso l’analisi dei dati parziali, lo scenario risulta chiaro: un danno ambientale ed economico enorme, dal momento che le perdite stimate ammontano a 630 milioni di euro.
In occasione del workshop promosso da CNA Veneto “Ripartire dopo la tempesta”, Alex Pra, Sustainable Investments Manager di Etifor, ha dichiarato “La tempesta Vaia è stato un evento eccezionale per intensità, ma non del tutto inaspettato, né probabilmente resterà isolato. È stata una catastrofe certo, ma ha colpito territori che non si erano in qualche modo preparati ad affrontare simili eventi e nei quali, anzi, è stato fatto sempre meno per la tutela e valorizzazione della superficie boschiva. Vaia deve essere l’occasione per fare un salto di qualità nella capacità di governance e attenzione verso il settore forestale”.
TEMPESTA VAIA | ALCUNE RIFLESSIONI
Vaia quindi è stata sicuramente una disgrazia per i territori colpiti, ma ci ha anche dato la possibilità di fermarci a ragionare su quello che è stato fatto e su cosa potrà essere fatto in futuro.
La crisi climatica ci metterà sempre più spesso di fronte a eventi estremi e distruttivi, a cui l’uomo e gli ecosistemi dovranno adattarsi: gestire il territorio per massimizzarne la resilienza è fondamentale e strategico. Inoltre, nel corso degli scorsi mesi, è emerso chiaramente come non sia possibile individuare una soluzione universalmente applicabile, ma che bisognerà scendere a compromessi, collaborando e facendo squadra, prevedendo anche qualche spazio per sperimentazioni e approcci gestionali innovativi. Le foreste rappresentano i nostri migliori alleati per mitigare la crisi climatica e avere degli strumenti pianificatori e gestionali agili e snelli è fondamentale per permettere agli operatori e alle amministrazioni di lavorare efficacemente ed efficientemente.
Un altro elemento chiave emerso durante gli incontri che abbiamo fatto quest’anno con i principali esponenti del settore forestale e le amministrazioni locali è l’importanza della comunicazione e dell’educazione ambientale. Il mondo forestale appare troppo spesso autoreferenziale, anche se i benefici delle foreste sono fruiti dalla collettività. Insegnare, divulgare ed educare al rispetto per l’ambiente e ai rischi propri di un territorio come quello montano, è fondamentale per creare consapevolezza e responsabilizzazione individuale e collettiva. Dalla consapevolezza di tale importanza è nato un progetto come WOWnature che, per la prima volta (o quasi) nella storia della nostra azienda, abituata a dialogare con tecnici del settore, accademici e amministrazioni, si è aperta al grande pubblico. Rivolgersi ai cittadini sicuramente significa scendere a compromessi nel linguaggio e nei concetti ma può portare a grandi soddisfazioni.
LA NOSTRA INIZIATIVA RIVOLTA AI CITTADINI
WOWnature nasce dall’impegno del nostro team e dal supporto degli enti e delle aziende che hanno creduto e sostenuto fin da subito l’iniziativa. Attraverso il portale online è possibile adottare un albero, contribuendo così all’intero processo dall’ impianto alla manutenzione del nuovo bosco. Da dicembre 2018 oltre 16.500 alberi sono stati co-finanziati dai cittadini e aziende, 2.000 dei quali sono già stati piantati in Val di Fiemme grazie alla collaborazione della Magnifica Comunità di Fiemme e 500 in Val di Sella grazie al supporto di Arte Sella.
“La risposta dei cittadini in meno di un anno è stata magnifica” spiega Lucio Brotto, co-fondatore di Etifor e di WOWnature “a dimostrazione del fatto che la foresta è un bene comune di cui si intende prendersi cura. Le opere di riforestazione con alberi adottati sono già cominciate nelle cinque aree di cui ci stiamo occupando e si intensificheranno nella primavera 2020, coinvolgendo direttamente le persone nel processo di piantumazione. Ma per noi è fondamentale sottolineare che adottare un albero è un gesto simbolico che ci permette di spiegare alle persone cosa significa davvero gestire un bosco in modo responsabile. Un lavoro che va molto al di là del semplice piantare”.
CONVEGNI E INTERVENTI
- 13.09.2019, Venezia, Ripartire dopo le Tempeste! CNA Veneto
- 27.09.2019, Cavalese, Quale futuro post “Vaia”?
- 29.10.2019, Belluno, Un anno da Vaia. Buone pratiche e opportunità di sviluppo.
- 12.11.2019, Padova, Un anno da Vaia. Come stanno le nostre foreste?
APPROFONDIMENTI SUL TEMA
- Focus del Dip. TESAF dell’Università degli Studi di Padova | I boschi colpiti dalla tempesta Vaia: il Dipartimento risponde
- Articolo del CNA Veneto
- Articolo il BO Live
- La Stampa | Tuttogreen
- Brochure del SISEF
- Articolo di FSC Italia