FSC® e la Procedura sui Servizi Ecosistemici

Il Forest Stewardship Council® (FSC®) è un’organizzazione internazionale non governativa, indipendente e senza scopo di lucro nata per fare sì che le foreste nel mondo possano soddisfare i bisogni sociali, ambientali ed economici della generazione presente senza compromettere quelli delle generazioni future. Per questo dal 1993 FSC ha dato vita al più conosciuto e rigoroso schema di certificazione di gestione forestale responsabile a livello globale. Cosa significa gestione forestale responsabile? Significa una gestione rispettosa dell’ambiente, socialmente utile ed economicamente sostenibile.

Quando si parla di foreste, implicitamente si sta parlando anche di ossigeno, acqua pulita, biodiversità e tanto altro: i benefici forniti dalle foreste (in gergo tecnico chiamati “servizi ecosistemici delle foreste”) sono molteplici e di importanza essenziale per il benessere dell’umanità. FSC ha recentemente sviluppato un nuovo strumento – la Procedura sui Servizi Ecosistemici (FSC-PRO-30-006) –  che permette ai proprietari e gestori di foreste certificati FSC di identificare, misurare e verificare con un controllo di parte terza gli impatti positivi della gestione forestale responsabile su 5 categorie di servizi ecosistemici.

Cattura e conservazione della CO2 stoccata nelle foreste

Conservazione della biodiversità

Conservazione del suolo

Mantenimento o miglioramento della qualità delle acque e dei bacini idrici

Conservazione o miglioramento dei servizi ricreativi

Gli impatti positivi, dopo essere stati identificati, misurati e controllati da un auditor di parte terza, possono essere tradotti in “dichiarazioni di impatto verificate” (in inglese claims). Queste dichiarazioni di impatto, a loro volta, possono essere utilizzate per promuovere le foreste gestite in modo responsabile e comunicare i benefici della gestione responsabile. La procedura dà anche la possibilità ai cittadini, aziende o altre organizzazioni di investire nelle foreste dove i benefici sono stati verificati per comunicare il loro contributo alla lotta alla crisi climatica. Il supporto dato da aziende e cittadini viene pubblicato sul database FSC, che svolge quindi la funzione di registro e garantisce la trasparenza dell’operazione.

Qual è l’utilità di questa procedura?
Perché verificare gli impatti positivi della gestione forestale responsabile?

Per capire come la verifica degli impatti positivi può rappresentare un’opportunità per i gestori forestali ma anche per le aziende e le organizzazioni esterne al settore, è necessario capire prima cosa succede fuori dalle foreste.

Di fronte agli effetti della crisi climatica, divenuti sempre più concreti e tangibili, moltissimi imprenditori hanno capito che è ormai tempo che ognuno faccia la propria parte per combattere questa emergenza e al tempo stesso l’opinione pubblica ha cominciato a chiedere a gran voce un cambio di rotta. Oggi, moltissime aziende e organizzazioni si sono poste degli obiettivi di neutralità climatica.

Alcune aziende sono andate addirittura oltre, non accontentandosi di diventare climate-neutral, ma ambendo a diventare climate positive (ossia aziende che catturano e conservano più CO2 di quella che emettono). Ma come fanno le aziende a diventare climate-neutral o climate-positive? Lo fanno intraprendendo percorsi di misurazione dei propri impatti, di riduzione degli stessi e infine supportando progetti che sfruttano la capacità degli ecosistemi naturali (come le foreste) per catturare e conservare la CO2 che fisicamente non possono evitare di emettere nello svolgimento delle proprie attività. È qui che entrano in gioco le foreste e la Procedura sui Servizi Ecosistemici di FSC.

La procedura FSC sui Servizi Ecosistemici – strumento a disposizione esclusivamente di organizzazioni in possesso di un certificato di gestione forestale FSC valido– – nasce con un triplice obiettivo:

  • Definire i requisiti per i gestori di foreste certificate FSC per dimostrare in modo credibile gli impatti delle loro attività per il mantenimento, conservazione, ripristino o il miglioramento dei servizi ecosistemici;
  • Fornire ai gestori di foreste certificate FSC un migliore accesso ai mercati emergenti dei servizi ecosistemici attraverso l’uso di dichiarazioni promozionali sui servizi ecosistemici FSC basate su impatti verificati;
  • Migliorare l’accesso ai finanziamenti per impatti verificati di ripristino/miglioramento dei servizi ecosistemici.

Dopo aver delineato tutta una serie di requisiti da rispettare per poter applicare questo strumento, la procedura descrive le fasi che il gestore forestale deve seguire al fine di dimostrare gli impatti delle attività di gestione sui servizi ecosistemici come un percorso formato da 7 step:

Alla base della dimostrazione di impatto, quindi, risiede la cosiddetta teoria del cambiamento (definita dalla procedura stessa come la “descrizione dettagliata e illustrazione di come e perché un determinato cambiamento deve accadere in un particolare contesto”). Questo è un punto cruciale perché è propria questa teoria del cambiamento che identifica e rende esplicita la relazione di causa-effetto che sussiste tra le attività di gestione e l’impatto positivo sui servizi ecosistemici. In altre parole: se le attività di gestione non fossero state implementate, l’impatto in termini di conservazione o miglioramento del servizio ecosistemico non sarebbe stato ottenuto.

Per capire se le attività di gestione effettuate hanno effettivamente prodotto l’impatto auspicato, viene ora richiesto al gestore di selezionare uno o più indicatori di risultato (un indicatore di risultato è definito dalla Procedura come una “valutazione in campo delle condizioni ecologiche o sociali”) coerenti con i risultati della teoria del cambiamento sviluppata.

Per misurare i valori degli indicatori di risultato, il gestore dovrà selezionare una metodologia applicabile dall’apposita Guida (FSC-GUI-30-006) oppure può proporre una metodologia conforme ai criteri di ammissibilità, ossia una metodologia:

  • adatta al contesto locale e all’indicatore di risultato da misurare;
  • credibile e basata sulle migliori informazioni disponibili; e
  • oggettiva e replicabile.

Questo assicura la solidità scientifica della dimostrazione. Per esempio, nel caso del sequestro e stoccaggio del carbonio (che coincide con la cattura e conservazione della CO2) una delle metodologie suggerite è la metodologia IPCC (“2006 IPCC guidelines for national greenhouse gas inventories”, la metodologia per eccellenza per la misurazione e quantificazione del sequestro e stoccaggio del carbonio).

Infine, la Procedura delinea le modalità con le quali i gestori forestali e i loro clienti, i portatori d’interesse e gli sponsor possono utilizzare le dichiarazioni di impatto sui servizi ecosistemici verificate FSC. È importante sottolineare che tutte le sponsorship sui servizi ecosistemici FSC devono essere comunicate all’ente di certificazione, il quale provvederà alla pubblicazione di un riassunto aggiornato sul database pubblico FSC, garantendo quindi la trasparenza dell’operazione.

Immagini tratte da “Procedura sui Servizi Ecosistemici: dimostrazione degli impatti e strumenti di mercato (FSC-PRO-30-006 V1-0 IT)”

Sei un proprietario o gestore di foreste e necessiti di supporto per creare o migliorare la tua area naturale?

Alcune aziende, talvolta, affiancano agli obiettivi climatici anche altri obiettivi finalizzati al miglioramento della natura o al benessere della società: ecco quindi l’importanza di verificare non solo gli impatti positivi in termini di cattura e conservazione della CO2, ma anche gli impatti positivi su conservazione della biodiversità, del suolo e delle risorse idriche, nonché sulla fruibilità turistico-ricreativa delle aree naturali. Di fatto, quindi, la Procedura FSC sui Servizi Ecosistemici è lo strumento che ti permetterà di valorizzare in tutto e per tutto la buona gestione delle foreste, aiutandoti a dare un valore a quelle attività per le quali, fino ad oggi, faticavi a trovare un riconoscimento economico.

Riassumendo, i passaggi da seguire per beneficiare dell’utilizzo di questo strumento sono i seguenti:

  1. Gestire in modo responsabile le foreste rispettando lo standard e ottenendo la certificazione FSC
  2. Completare la verifica degli impatti positivi della gestione forestale responsabile sui servizi ecosistemici (usando la Procedura FSC sui Servizi Ecosistemici)
  3. Ricercare sponsor che sostengano le attività di gestione responsabile

Nella ricerca degli sponsor, ci sono intermediari e/o strumenti capaci di semplificare il messaggio e favorire il dialogo e l’incontro tra le diverse necessità di gestori di foreste e potenziali sponsor (organizzazioni pubbliche o private), “creando un ponte” tra soggetti che spesso parlano “linguaggi diversi”. In altre parole, questi intermediari possono – grazie alle loro abilità, competenze e strumenti – facilitare la connessione tra potenziali finanziatori e gestori forestali.

Un esempio di strumenti in grado di facilitare questo contatto è la piattaforma WOWnature® (www.wownature.eu), gestita da Etifor, che, grazie al coinvolgimento di aziende e cittadini ha già permesso la creazione di numerose nuove aree verdi urbane nonché il recupero di diverse foreste danneggiate dalla tempesta Vaia, attirando anche una notevole attenzione mediatica che inevitabilmente va tanto a beneficio delle aziende, quanto dei gestori delle aree.

È importante sottolineare che questo sistema non comporta complicazioni in termini di diritti d’uso o di proprietà: lo sponsor non diventa né proprietario, né gestore della foresta, né può avanzare richieste di uso o proprietà di quanto prodotto dalla foresta stessa. Al contrario, lo sponsor sostiene semplicemente parte dei costi sostenuti per la realizzazione delle attività di gestione che contribuiscono alla generazione di impatti positivi. ETIFOR ti può aiutare a identificare, misurare e verificare gli impatti positivi delle tue attività e – grazie all’utilizzo della piattaforma WOWnature – a trovare persone e aziende che vogliono contribuire alla realizzazione di specifiche attività in campo finalizzate al miglioramento delle tue foreste.

Una gestione rispettosa dell’ambiente, socialmente utile ed economicamente sostenibile, nello specifico:

  • una gestione rispettosa dell’ambiente assicura che la raccolta dei prodotti legnosi e non legnosi mantenga la biodiversità, la produttività e i processi ecologici del bosco interessato.
  • una gestione socialmente utile aiuta la popolazione locale e la società in generale a godere di benefici a lungo termine.
  • economicamente sostenibile fa riferimento ad operazioni forestali strutturate e gestite in modo da essere sufficientemente redditizie, senza generare profitto finanziario a scapito delle risorse forestali, dell’ecosistema, o delle comunità interessate

La certificazione FSC si basa sui 10 Principi e 70 Criteri definiti a livello internazionale da FSC con la partecipazione di numerosi soci provenienti da diversi gruppi di interesse. Seguendo i Principi e i Criteri validi a livello internazionale, ogni ufficio FSC nazionale può sviluppare uno standard adatto al proprio contesto nazionale. L’ufficio FSC Italia, con sede a Padova, ha sviluppato lo Standard FSC di Gestione Forestale Nazionale, entrato in vigore nel 2018.

Significa che l’ente di certificazione autorizzato a verificare che il gestore applica lo standard FSC è accreditato da un ente di accreditamento. Il processo tramite il quale l’Ente di certificazione accreditato svolge queste verifiche è chiamato audit. A sua volta, l’Ente di certificazione accreditato è sottoposto ad audit da parte dell’Ente di accreditamento.

L’ente di accreditamento è l’ASI, Assurance Services International.

La certificazione FSC di gestione forestale può essere di due tipi:

  1. Individuale, in cui il singolo proprietario/gestore applica lo standard FSC e chiama un ente di certificazione per la verifica (audit). Il certificato si riferisce solamente alla sua area;
  2. Di Gruppo, in cui più proprietari si uniscono in un gruppo e richiedono la certificazione. Il certificato si riferisce contemporaneamente a più proprietà.

Per approfondire, visita la pagina ufficiale qui.

FSC ha sviluppato una definizione apposita per facilitare questa categoria, Small and Low Intensity Managed Forests (SLIMF), in italiano foreste piccole e a bassa intensità di gestione. Nella pratica, per FSC in Italia, le Unità di Gestione possono essere classificate come “piccole” quando hanno una superficie uguale o inferiore ai 100 ha.

Se la superficie supera i 100 ha, allora i criteri ai quali fare riferimento sono i seguenti:

  • sono classificate come a bassa intensità di gestione quando il tasso di taglio è inferiore al 20% dell’incremento medio annuo dell’area forestale produttiva e il taglio annuale è inferiore a 5000 m3 nell’intera area forestale produttiva

OPPURE

  • il taglio annuale medio è inferiore a 5000 m3 nell’intera area forestale produttiva durante il periodo di validità del certificato.

La definizione di questa categoria SLIMF è stata sviluppata per facilitare la certificazione dei piccoli proprietari forestali:

  • i costi di certificazione sono ridotti
  • i requisiti e le procedure per soddisfare i Principi e Criteri FSC sono semplificati.

Una volta stabilito se si rientra in questa definizione si può decidere se aderire ad un gruppo di certificazione oppure se proseguire singolarmente alla certificazione. Etifor è disponibile a fornire al richiedente tutte le informazioni principali sui requisiti FSC e sulla partecipazione alla Certificazione di Gruppo.

Si, Etifor può aiutarvi a identificare il gruppo idoneo di piccoli proprietari a cui aderire.

Le tempistiche variano in base alla capacità e alla velocità nel reperire le informazioni richieste dai tecnici di Etifor. La certificazione non è solo strettamente un’attività di campo, ma anche di ufficio! In generale, se le informazioni di base sono di facile reperibilità, se sono presenti relazioni, studi, piani di gestione, la certificazione potrebbe essere raggiunta nell’arco di ca. 6 mesi.

I tecnici di Etifor ti possono supportare nel capire che tipo di documenti hai bisogno di reperire. Ti possono dare le linee guida per impostare il lavoro ed arrivare preparato al momento dell’audit.

No, non necessariamente. La certificazione può essere richiesta anche dal Gestore a patto che ci sia un accordo di gestione scritto tra questo e il proprietario. L’accordo tra le due parti non deve essere necessariamente rivolto solo alla certificazione.

La certificazione ha una durata di 5 anni, dopo i quali deve essere rinnovata.

 

Per quanto riguarda i gruppi di certificazione i costi sono suddivisi in:

    • costo di avvio una tantum (preparazione documenti, reperimento informazioni per il Piano di Gestione FSC);

 

    • costo annuale per una durata quinquennale del certificato variabile a seconda degli ettari certificati (il costo unitario ad ettaro diminuisce all’aumentare degli ettari).

 

E’ lo strumento principale dello Standard FSC ed è fondamentale redigerlo includendo documenti, rapporti, registrazioni e mappe che descrivono e regolano le attività di gestione condotte da tutto il personale che opera all’interno dell’Unità di Gestione oggetto di certificazione. Non è però sinonimo di Piano di Assestamento Forestale (PAF) o documento equivalente sul piano amministrativo; Il piano di gestione FSC contiene ad esempio approfondimenti di ordine sociale (dipendenti, terzisti, fornitori, comunità locale) e di valutazione degli impatti positivi e negativi dal punto di vista ambientale, sociale ed economico, che normalmente non sono contenuti nella pianificazione forestale di settore.

Per la certificazione FSC un PAF, o documento equivalente, è da considerarsi valido se approvato oppure almeno depositato presso gli organi competenti e deputati all’approvazione o revisione dello stesso. Rimane comunque fondamentale integrare gli elementi richiesti dalla certificazione FSC all’interno del documento di gestione.

No, il piano di gestione per la certificazione non va a modificare quanto stabilito nella pianificazione dell’area. La certificazione FSC controlla che avvenga il rispetto della legge in vigore. Se esiste una pianificazione della foresta approvata dalle autorità competenti, la certificazione verificherà che le attività condotte in foresta siano conformi a tale pianificazione e quindi questo sarà sufficiente per dimostrare che quelle attività e quella pianificazione sono state eseguite rispettando la normativa esistente.

Verrà individuata una persona a titolo di Referente FSC. Il Referente FSC sarà in diretto contatto con Etifor (e di conseguenza con il Gruppo di certificazione) che darà supporto per mantenere aggiornate le informazioni per la certificazione.

Sarà per esempio importante il monitoraggio (verranno scelti insieme degli indicatori chiave, es: se faccio un impianto, un indicatore potrà essere lo stato di salute delle nuove piantine) annotando nel registro del monitoraggio le informazioni.

Il Referente dovrà annotare eventuali eventi pubblici che vedono coinvolti i portatori di interesse e dovrà registrare accadimenti particolari nelle aree certificate (es: calamità naturali, incendi, …). Forniremo tutto il supporto necessario per la compilazione di questi registri.

La certificazione FSC è una certificazione di gestione forestale, si applica quindi alle foreste. Qualora però nelle aree gestite, oltre alle foreste, ci fossero anche habitat non forestali, possono essere inclusi nella certificazione se importanti come ecosistemi di completamento e connessione della rete ecologica supportata dalle foreste stesse.

I servizi ecosistemici sono definiti come i benefici forniti dagli ecosistemi al genere umano. Il gestore forestale può, grazie alle sue attività di gestione, contribuire alla conservazione o all’aumento della capacità degli ecosistemi forestali di generare questi benefici (che includono ad esempio: assorbimento di CO2, tutela della biodiversità, conservazione della qualità delle acque, riduzione dell’erosione del suolo, ecc.).

FSC ha messo a disposizione uno strumento (la Procedura FSC sui Servizi Ecosistemici) che permette, a seguito di un controllo effettuato da un ente di certificazione esterno, di verificare in modo credibile questi impatti positivi. La verifica condotta dall’ente di certificazione, quindi, è finalizzata a valutare se il servizio ecosistemico (ad esempio: capacità di assorbimento di CO2) sia stato effettivamente conservato o migliorato, così come dimostrato da specifici indicatori di risultato che possano quantificare questo risultato

Al fine di dimostrare gli impatti positivi generati, il gestore forestale deve:

        1. rispettare lo Standard FSC di Gestione Responsabile;

       

       

 

 

        1. applicare la Procedura FSC sui Servizi Ecosistemici.

       

       

 

La Procedura consente di identificare, misurare e verificare l’impatto delle attività di gestione forestale sulla conservazione o sul miglioramento dei servizi ecosistemici. Il gestore forestale predisporrà quindi i Documenti di Certificazione dei Servizi Ecosistemici, all’interno dei quali verranno spiegati e dettagliati, tra le altre cose, i seguenti elementi fondamentali:

        • Il modo in cui le attività di gestione forestale applicate influiscono sulla conservazione o sul miglioramento dei servizi ecosistemici, seguendo una logica di causa-effetto illustrata nella “Teoria del Cambiamento

       

       

 

 

        • Gli indicatori che permettono di capire se e in che misura il risultato sia stato raggiunto (“indicatori di risultato”)

       

       

 

 

        • Le metodologie con cui questi indicatori di risultato vengono misurati

       

       

 

Una volta che i Documenti di Certificazione dei Servizi Ecosistemici sono stati predisposti, vengono mandati all’Ente di Certificazione, ossia l’ente incaricato di verificare la conformità con standard e procedure. L’ente di certificazione conduce un audit (ossia una valutazione indipendente volta a ottenere prove, e valutarle con obiettività, al fine di stabilire in quale misura i criteri prefissati siano stati soddisfatti o meno), sia documentale che sul campo.

La Procedura FSC si applica a 5 categorie di servizi ecosistemici:

        1. cattura e conservazione della CO2

       

       

 

 

        1. conservazione della biodiversità

       

       

 

 

        1. conservazione del suolo

       

       

 

 

        1. mantenimento o miglioramento della qualità delle acque e dei bacini idrici

       

       

 

 

        1. conservazione o miglioramento dei servizi ricreativi

       

       

 

 

Le attività necessarie per il ripristino o il miglioramento dei servizi ecosistemici sono molteplici e possono variare a seconda delle necessità specifiche della foresta. A titolo di esempio (da considerarsi non esaustivo), queste attività possono includere: pianificazione, monitoraggio, pattugliamento, impianto e manutenzione di nuovi alberi, interventi di miglioramento forestale (ripuliture, diradamenti, ecc.), interventi mirati per favorire determinate specie o determinati habitat (mantenimento, ripristino o miglioramento del mosaico paesaggistico, di prati o aree umide), interventi di miglioramento della viabilità forestale necessaria per condurre le attività di gestione forestale, consultazione e coinvolgimento degli stakeholder, attività per la riduzione dei rischi (creazione di piste tagliafuoco, rimozione di piante abbattute per evitare diffusione di parassiti), attività finalizzate al miglioramento della fruizione turistico-ricreativa delle foreste (installazione o manutenzione di sentieristica e/o aree sosta), ecc.

Gli impatti sui servizi ecosistemici possono essere verificati solamente una volta che si sono concretizzati; non è possibile verificare un impatto che deve ancora avvenire. Ad esempio, se si intende verificare gli impatti positivi generati tramite riforestazione su “Conservazione della Biodiversità” e “Sequestro e stoccaggio del carbonio”, non sarà possibile ottenere la verifica degli stessi prima che il progetto di riforestazione si sia concluso (e quindi che le piante siano state messe a dimora e abbiano attecchito), ma si dovrà invece attendere che i benefici in termini di aumento della copertura forestale naturale e di aumento dello stock di carbonio forestale abbiano perlomeno iniziato a realizzarsi.
Nel caso dell’identificazione di un impatto legato al ripristino di un servizio ecosistemico, per cui le attività di gestione sono iniziate solo di recente e pertanto questo non può essere dimostrato ancora, è possibile avvalersi di una la convalida (validazione) attraverso la valutazione da parte di un ente di certificazione accreditato. Questo verificherà che l’organizzazione abbia soddisfatto tutti i requisiti di questa procedura e stabilito un piano credibile che porterà verosimilmente alla verifica degli impatti nella prossima visita ispettiva.

Sì, la Procedura FSC sui Servizi Ecosistemici dà la possibilità di selezionare una delle metodologie scientifiche e di validità internazionale descritte nell’apposita Guida (FSC-GUI-30-006 “Guidance for Demonstrating Ecosystem Services Impacts”), oppure di proporre una metodologia non inclusa nella suddetta guida purché conforme ai seguenti criteri di ammissibilità:

        • la metodologia è adatta al contesto locale e all'indicatore di risultato da misurare;

       

       

 

 

        • la metodologia è credibile, ed è basata sulle migliori informazioni disponibili (ad es. ci sono pubblicazioni che supportano l’uso della metodologia; o è stata validata attraverso utilizzi precedenti; o è stata approvata da esperti);

       

       

 

 

        • la metodologia è oggettiva e replicabile, ad esempio produce risultati simili se applicata da parte di osservatori diversi nello stesso sito e in condizioni simili.

       

       

 

 

Il costo è legato alle giornate extra di audit necessarie per verificare i Documenti di Certificazione dei Servizi Ecosistemici. Nel costo di adesione ai gruppi di certificazione in linea di massima è già inclusa l’applicazione della Procedura sui Servizi Ecosistemici. In aggiunta vi è solamente l’attività di supporto alla preparazione dei documenti per la redazione del Documenti di Certificazione dei Servizi Ecosistemici.

La Procedura FSC sui Servizi Ecosistemici si pone come obiettivo quello di “migliorare l’accesso ai finanziamenti per impatti verificati di ripristino/miglioramento dei servizi ecosistemici”. In questo senso, la sponsorizzazione rappresenta un finanziamento che permette al gestore forestale di avviare o continuare ad implementare le attività di gestione responsabile che permettono il ripristino o il miglioramento dei servizi ecosistemici.

L’azienda può sostenere finanziariamente l’impatto positivo generato diventando “Sponsor” dell’impatto positivo generato sul servizio ecosistemico.

La sponsorizzazione data dall’azienda viene registrata nel database FSC ad opera del gestore forestale tramite apposito modulo (Allegato D della Procedura sui Servizi Ecosistemici).

Sì, le sponsorizzazioni dei servizi ecosistemici sono pubblicate, tramite utilizzo dell’apposito Allegato D della Procedura (“Informazioni generali sulla sponsorizzazione”), sul database internazionale di FSC, tra i documenti del gestore forestale che riceve la sponsorizzazione.

In linea generale il valore non è quantificabile a priori perché si tratta di un valore di mercato fortemente dipendente dal contesto, dalle strategie di promozione e marketing messe in atto, dalla propensione ed interesse all’investimento degli sponsor.

Un impatto è associato ad un solo sponsor, vi è un sistema per evitare il cosiddetto “doppio conteggio” (vedi domanda successiva).

I Documenti di Certificazione dei Servizi Ecosistemici, così come l’Allegato D della Procedura (“Informazioni generali sulla sponsorizzazione”) e i rapporti di audit e sorveglianza, sono messi a disposizione e resi pubblicamente accessibili sul “Database FSC Certificates Public Dashboard” alla pagina del gestore forestale detentore di certificato che ha ricevuto la sponsorizzazione. L’insieme di questi documenti fornisce tutte le informazioni necessarie (ad esempio: coordinate localizzazione della foresta sponsorizzata, descrizione delle attività condotte per conservare/ripristinare i servizi ecosistemici, spiegazione delle metodologie adottate, ecc.).

No. Un credito di carbonio può essere transato e chi lo possiede può vantare un diritto di proprietà.

Quando un’azienda compensa la propria CO2, impronta idrica o simili in sostanza va a sostenere economicamente un proprietario o gestore di un bosco che possa dimostrare che, grazie alle risorse finanziarie ricevute, è capace di generare un impatto positivo in termini di avoidance (evitare le emissioni, per esempio tramite protezione e miglioramento delle foreste esistenti) o removals (rimozione di CO2, tipicamente realizzata attraverso impianto di nuovi alberi e riforestazioni). Oggi nel mondo le azioni di mitigazione del cambiamento climatico possono essere dimostrate attraverso diversi strumenti tra cui:

        • finanziare impianti di nuovi alberi, senza uso di standard di certificazione;

       

       

 

 

        • includendo foreste da proteggere o da piantare nei propri asset aziendali (e.g. l’azienda acquista un terreno e fa una riforestazione che diventa un asset aziendale);

       

       

 

 

        • acquisto di crediti di carbonio generati secondo standard internazionali come VERRA, Gold Standard, etc;

       

       

 

 

        • acquisto di crediti di carbonio o strumenti simili da mercati domestici come Woodland Carbon Code in UK, Label Bas Carbone in Francia e forse a breve (2023) con il Carbon Farming in Europa;

       

       

 

 

        • sponsorizzando impatti positivi internazionali sui servizi ecosistemici certificati secondo standard come FSC®.

       

       

 

 

Il sistema FSC, su indicazione dei propri soci e stakeholder, ha volutamente sviluppato uno strumento diverso dai crediti di carbonio, con alcune differenze fondamentali rispetto a questi ultimi. Ad esempio, gli impatti positivi verificati tramite la Procedura FSC sui Servizi Ecosistemici non sono “rivendibili” e il supporto al gestore forestale non si configura come un acquisto di un asset, bensì come una “sponsorship finanziaria”. Questo aspetto è un punto di forza del sistema FSC poiché le foreste non sono pannelli fotovoltaici, che hanno una sola funzione, ma svolgono contemporaneamente diverse funzioni (cattura CO2, produzione di acqua, legname e legna da ardere, caccia, raccolta funghi, etc.) . La procedura permette il corretto bilanciamento di queste funzioni della foresta senza che una soverchi o comprometta le altre.

WOWnature® è una piattaforma, di proprietà di Etifor, che permette di facilitare e favorire il contatto tra gestori forestali e persone e organizzazioni che vogliono creare nuove foreste o migliorare quelle esistenti. La situazione di crisi climatica che stiamo vivendo ha portato - e sta portando sempre più – persone ed aziende ad investire in progetti volti alla valorizzazione della natura.

Negli anni abbiamo percepito una preferenza, da parte delle aziende, per l’investimento in aree certificate FSC. Questo è probabilmente dovuto al fatto che la certificazione rappresenta una solida garanzia di gestione responsabile e viene percepita anche come un indicatore di qualità del progetto oggetto di sponsorship. Inoltre, previo possesso di una licenza d’uso promozionale dei marchi FSC, le aziende sponsor hanno la possibilità di utilizzare le dichiarazioni promozionali e il marchio FSC, un marchio molto apprezzato dal pubblico generale, nonché di ottenere la registrazione degli impatti positivi in cambio della propria sponsorship.

Da quando è stata lanciata, la piattaforma WOWnature è riuscita a coinvolgere migliaia di cittadini e oltre un centinaio tra aziende private, enti e associazioni che hanno deciso di supportare i progetti di rimboschimento o di miglioramento forestale. Tra i partner di progetto possono essere trovate le piccole realtà, sia del mondo profit che del mondo non governativo e associazionistico, fino ad arrivare a grandi enti e aziende. Grazie al supporto di questi partner e dei singoli cittadini, WOWnature è riuscita ad avviare e/o completare oltre 35 progetti in 6 regioni italiane e, al di fuori dell’Italia, in altri 4 stati appartenenti a 3 diversi continenti, in partnership con proprietari forestali privati o pubblici.

La piattaforma WOWnature®, può rappresentare un ulteriore elemento di trasparenza e promozione degli impatti positivi FSC. Infatti, all’interno è possibile rendere pubblicamente visibili e collegati sia lo sponsor che la foresta sponsorizzata (entrambi possono avere una pagina dedicata) e la geolocalizzazione dell’area di intervento. Etifor, attraverso WOWnature e i canali di comunicazione ad essa collegati, fornisce ulteriori elementi di trasparenza, come ad esempio: documentazione fotografica e video (che illustra e testimonia lo stato pre- e post-attività, a volte anche lo svolgimento delle attività di gestione vere e proprie), pannelli informativi presso le singole aree di intervento, possibilità di partecipare di persona agli eventi di impianto e/o inaugurazione, ecc.

Sei un’organizzazione che vuole sostenere la creazione e il miglioramento delle foreste?

Se anche tu, di fronte agli effetti della crisi climatica, divenuti sempre più concreti e tangibili, hai deciso che è tempo che ognuno faccia la propria parte, allineandoti o addirittura anticipando gli obiettivi della Commissione Europea che vuole rendere l’Europa il primo continente climate-neutral (ossia neutrale per il clima), allora hai trovato uno strumento adatto alle tue necessità. La Procedura FSC sui Servizi Ecosistemici, infatti, può inserirsi in un percorso di lotta alla crisi climatica (approfondisci il nostro approccio MARC) e può aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi. Come?

Supportando chi, ogni giorno, si prende cura delle foreste nel migliore dei modi, ossia i proprietari e gestori forestali che rispettano gli standard di gestione responsabile FSC. Questi gestori, infatti, si impegnano costantemente nella realizzazione di attività che, creando nuove foreste o migliorando le foreste esistenti, hanno impatti positivi sulle foreste stesse e sui benefici che esse generano, quindi anche in termini di cattura e conservazione della CO2 . Gli impatti positivi delle attività realizzate grazie al tuo supporto vengono quindi misurati seguendo i termini dettati dalla Procedura FSC sui Servizi Ecosistemici e successivamente verificati con controllo di parte terza e potranno, infine, essere usati per raggiungere i tuoi obiettivi aziendali di sostenibilità ambientale e responsabilità sociale d’impresa.

L’azienda che vuole migliorare le proprie performance ambientali dovrebbe seguire le migliori pratiche di settore che prevedono l’applicazione del concetto di Mitigation Hierarchy (gerarchia di mitigazione). Un metodo che si ispira alla Mitigation Hierarchy e che la rende operativa è il metodo MARC di Etifor (Measure, Avoid, Risk, Capture & Communicate).

L’azienda che intende utilizzare MARC deve:

  • misurare i propri impatti ambientali
  • evitare e ridurre quanto più possibile i propri impatti ambientali
  • capire e gestire i rischi fisici e reputazionali; e
  • solo infine comunicare i propri impatti positivi realizzati attraverso il sostegno di aree forestali.

Per ogni fase del metodo MARC ci sono standard specifici e dedicati che possono essere utilizzati. Etifor aiuta le aziende a identificare i migliori standard e ad armonizzarli per il raggiungimento dei propri obiettivi ambientali. Per esempio, in una strategia climatica, Etifor aiuterà l’azienda a misurare il proprio impatto climatico scegliendo tra standard come ISO 14064, ISO 14069, Carbon Tust, Life Cycle Assessment (LCA) con certificazione Environmental Product Declaration (EPD), etc.

Una volta che l’azienda ha impostato le fasi di misurazione, riduzione delle emissioni e gestione dei rischi, Etifor aiuterà l’azienda a sostenere le attività in campo che vanno dalla creazione di nuove aree forestali al miglioramento di quelle esistenti. Grazie alla certificazione di gestione forestale secondo gli standard FSC è possibile dimostrare che le foreste in questione sono gestite in maniera responsabile. Inoltre, attraverso un’apposita procedura FSC è possibile procedere alla verifica dei Servizi Ecosistemici prodotti dalla gestione di tali foreste. Gli impatti positivi verificati possono contribuire alla mitigazione del cambiamento climatico e alla ulteriore riduzione degli impatti aziendali misurati.

L’equazione “emissioni misurate – emissioni ridotte – compensazione = neutralità” è una equazione che fa l’azienda stessa, o eventualmente con il supporto di consulenti specializzati come Etifor. Esistono alcuni protocolli internazionali che certificano la neutralità (per esempio LA PAS o DNV Carbon Neutrality) ma è sempre preferibile scegliere per le singole fasi di MARC i migliori standard di settore. Importante è che nelle fasi di comunicazione siano riportati i risultati e i trend delle singole fasi MARC.

Enti di certificazione che operano secondo norme quali ISO, LCA EPD, FSC o altri si limitano a certificare la conformità dei processi legati alle singole fasi e non il processo di neutralità. Per esempio, la certificazione FSC tramite la Procedura FSC sui Servizi Ecosistemici verifica l’impatto generato dalle attività di gestione forestale sulla conservazione o sul miglioramento dei servizi ecosistemici forniti dalla foresta (come, ad esempio, la cattura o conservazione della CO2).

La solidità di una eventuale strategia climatica e l’eventuale raggiungimento degli obiettivi climatici restano responsabilità dell’azienda e degli strumenti e approcci che essa sceglie di adottare con il supporto di Etifor per la sua implementazione.

No. Un credito di carbonio può essere transato e chi lo possiede può vantare un diritto di proprietà.

Quando un’azienda compensa la propria CO2, impronta idrica o simili in sostanza va a sostenere economicamente un proprietario o gestore di un bosco che possa dimostrare che, grazie alle risorse finanziarie ricevute, è capace di generare un impatto positivo in termini di avoidance (evitare le emissioni, per esempio tramite protezione e miglioramento delle foreste esistenti) o removals (rimozione di CO2, tipicamente realizzata attraverso impianto di nuovi alberi e riforestazioni).

Oggi nel mondo le azioni di mitigazione del cambiamento climatico possono essere dimostrate attraverso diversi strumenti tra cui:

  • finanziare impianti di nuovi alberi, senza uso di standard di certificazione;
  • includendo foreste da proteggere o da piantare nei propri asset aziendali (e.g. l’azienda acquista un terreno e fa una riforestazione che diventa un asset aziendale);
  • acquisto di crediti di carbonio generati secondo standard internazionali come VERRA, Gold Standard, ecc.;
  • acquisto di crediti di carbonio o strumenti simili da mercati domestici come Woodland Carbon Code in UK, Label Bas Carbone in Francia e forse a breve (2023) con il Carbon Farming in Europa;
  • sponsorizzando impatti positivi internazionali sui servizi ecosistemici certificati secondo standard come FSC®.

Il sistema FSC, su indicazione dei propri soci e stakeholder, ha volutamente sviluppato uno strumento diverso dai crediti di carbonio, con alcune differenze fondamentali rispetto a questi ultimi. Ad esempio, gli impatti positivi verificati tramite la Procedura FSC sui Servizi Ecosistemici non sono “rivendibili” e il supporto al gestore forestale non si configura come un acquisto di un asset, bensì come una “sponsorship finanziaria”.

Questo aspetto è un punto di forza del sistema FSC poiché le foreste NON sono pannelli fotovoltaici, che hanno una sola funzione, ma svolgono contemporaneamente diverse funzioni (cattura CO2, produzione di acqua, legname e legna da ardere, caccia, raccolta funghi, etc.). La procedura permette il corretto bilanciamento di queste funzioni della foresta senza che una soverchi o comprometta le altre.

I servizi ecosistemici sono definiti come i benefici forniti dagli ecosistemi al genere umano. Il gestore della foresta può, grazie alle sue attività di gestione, contribuire alla conservazione o all’aumento della capacità degli ecosistemi forestali di generare questi benefici (che includono ad esempio: assorbimento di CO2, tutela della biodiversità, conservazione della qualità delle acque, riduzione dell’erosione del suolo, ecc.).

FSC ha messo a disposizione uno strumento (la Procedura FSC sui Servizi Ecosistemici) che permette, a seguito di un controllo effettuato da un ente di certificazione esterno, di verificare in modo credibile questo contributo. La verifica condotta dall’ente di certificazione, quindi, è finalizzata a valutare se il servizio ecosistemico (ad esempio: capacità di assorbimento di CO2) sia stato effettivamente conservato o migliorato, così come dimostrato da specifici indicatori di risultato che possano quantificare questo risultato.

Al fine di dimostrare gli impatti positivi generati, il gestore forestale deve:

  1. rispettare lo Standard FSC di Gestione Responsabile
  2. applicare la Procedura FSC sui Servizi Ecosistemici

La Procedura consente di identificare, misurare e verificare l’impatto delle attività di gestione forestale sulla conservazione o sul miglioramento dei servizi ecosistemici. Il gestore forestale predisporrà quindi i Documenti di Certificazione dei Servizi Ecosistemici, all’interno dei quali verranno spiegati e dettagliati, tra le altre cose, i seguenti elementi fondamentali:

  • Il modo in cui le attività di gestione forestale applicate influiscono sulla conservazione o sul miglioramento dei servizi ecosistemici, seguendo una logica di causa-effetto illustrata nella “Teoria del Cambiamento”
  • Gli indicatori che permettono di capire se e in che misura il risultato sia stato raggiunto (“indicatori di risultato”)
  • Le metodologie con cui questi indicatori di risultato vengono misurati

Una volta che i Documenti di Certificazione dei Servizi Ecosistemici sono stati predisposti, vengono mandati all’Ente di Certificazione, ossia l’ente incaricato di verificare la conformità con standard e procedure. L’ente di certificazione conduce un audit (ossia una valutazione indipendente volta a ottenere prove, e valutarle con obiettività, al fine di stabilire in quale misura i criteri prefissati siano stati soddisfatti o meno), sia documentale che sul campo.

L’azienda può sostenere finanziariamente l’impatto positivo generato diventando “Sponsor” dell’impatto positivo generato sul servizio ecosistemico. La sponsorizzazione data dall’azienda viene registrata nel database FSC ad opera del gestore forestale tramite apposito modulo (Allegato D della Procedura sui Servizi Ecosistemici).

Il sistema FSC è un sistema di certificazione indipendente e di parte terza. Questo significa che, al fine di aumentare la solidità del sistema e ridurre i potenziali conflitti di interesse, i ruoli e le responsabilità sono così ripartiti fra i diversi attori in gioco:

  • FSC è l’ente normatore, ossia l’ente che “detta le regole del gioco” definendo e pubblicando gli standard;
  • L’ente di certificazione è un ente terzo, diverso da FSC, incaricato di condurre gli audit per verificare il rispetto degli standard e delle procedure. Solo gli enti di certificazione accreditati (vedi punto successivo) sono autorizzati a condurre questi audit;
  • L’ente di accreditamento è l’ente che attesta la competenza, indipendenza e imparzialità degli enti di certificazione. Nel sistema FSC, questo ruolo è operato da ASI (Assurance Services International).

Quindi, in conclusione, gli impatti sui servizi ecosistemici sono verificati dall’ente di certificazione (il quale, a sua volta, è accreditato dall’ente di accreditamento) tramite audit finalizzato a verificare la conformità con gli standard e con le procedure pubblicate ed approvate da FSC.

Gli impatti sui servizi ecosistemici possono essere verificati solamente una volta che si sono concretizzati; non è possibile verificare un impatto che deve ancora avvenire. Ad esempio, se si intende verificare gli impatti positivi generati tramite riforestazione su “Conservazione della Biodiversità” e “Sequestro e stoccaggio del carbonio”, non sarà possibile ottenere la verifica degli stessi prima che il progetto di riforestazione si sia concluso (e quindi che le piante siano state messe a dimora e abbiano attecchito), ma si dovrà invece attendere che i benefici in termini di aumento della copertura forestale naturale e di aumento dello stock di carbonio forestale abbiano perlomeno iniziato a realizzarsi.

Nel caso dell’identificazione di un impatto legato al ripristino di un servizio ecosistemico, per cui le attività di gestione sono iniziate solo di recente e pertanto questo non può essere dimostrato ancora, è possibile avvalersi di una la convalida attraverso la valutazione da parte di un ente di certificazione accreditato. Questo verificherà che l’organizzazione abbia soddisfatto tutti i requisiti di questa procedura e stabilito un piano credibile che porterà verosimilmente alla verifica degli impatti nella prossima visita ispettiva.

Uno degli obiettivi della Procedura FSC sui Servizi Ecosistemici consiste nel migliorare l’accesso, da parte dei gestori di foreste certificate FSC, ai finanziamenti per impatti verificati di ripristino e/o miglioramento dei servizi ecosistemici. Come specificato dalla Procedura, lo “sponsor supporta finanziariamente un’azienda certificata FSC per la gestione forestale fornendo dei fondi per finanziare o remunerare l’impatto sui servizi ecosistemici”. In altre parole, quindi, la sponsorizzazione serve per ricompensare il gestore per gli impatti positivi generati dalle sue attività di gestione sui servizi ecosistemici e/o per rendere possibile (o continuare a rendere possibile) la generazione di tali impatti positivi. Ne consegue che se un gestore forestale ha già attuato attività di gestione i cui impatti positivi sono già stati verificati, allora lo sponsor può potenzialmente già beneficiare di tali impatti e, attraverso la propria sponsorship, ricompensare il gestore per quanto fatto e aiutarlo così a continuare ad attuare queste attività; se invece il gestore forestale non ha già realizzato le attività di gestione e/o ottenuto la verifica degli impatti, allora lo sponsor potrà finanziare il gestore per fare sì che quest’ultimo possa intraprendere le attività e ultimare la verifica di impatto (solo quando quest’ultima sarà stata condotta si potrà parlare di impatti positivi verificati). Quali specifiche attività possono essere sponsorizzate nella pratica è meglio dettagliato nella FAQ “Quali interventi vengono sostenuti grazie alla mia sponsorizzazione?”.

Sì, la Procedura FSC ha validità internazionale e può essere utilizzata in qualsiasi parte del mondo senza necessità di adattamento a livello nazionale. La procedura deriva da un test di 5 anni a livello internazionale con il progetto ForCES (Forest Certification of Ecosystem Services) della Global Environmental Facility.

Sì, la Procedura FSC sui Servizi Ecosistemici dà la possibilità di selezionare una delle metodologie scientifiche e di validità internazionale descritte nell’apposita Guida (FSC-GUI-30-006 “Guidance for Demonstrating Ecosystem Services Impacts”), oppure di proporre una metodologia non inclusa nella suddetta guida purché conforme ai seguenti criteri di ammissibilità:

  • La metodologia è adatta al contesto locale e all'indicatore di risultato da misurare;
  • La metodologia è credibile, ed è basata sulle migliori informazioni disponibili (ad es. ci sono pubblicazioni che supportano l’uso della metodologia; o è stata validata attraverso utilizzi precedenti; o è stata approvata da esperti);
  • La metodologia è oggettiva e replicabile, ad esempio produce risultati simili se applicata da parte di osservatori diversi nello stesso sito e in condizioni simili.

Sì, le sponsorizzazioni dei servizi ecosistemici sono pubblicate, tramite utilizzo dell’apposito Allegato D della Procedura (“Informazioni generali sulla sponsorizzazione”), sul database internazionale di FSC, tra i documenti del gestore forestale che riceve la sponsorizzazione.

Questo dipende dalla finalità comunicativa; se si tratta di rendicontazione non finanziaria, gli impatti positivi possono essere dichiarati solamente una volta che saranno stati certificati e registrati su database internazionale FSC. Se i fini sono prettamente comunicativi, è possibile comunicare una volta firmati i contratti che regolano il vostro sostegno alle aree forestali. Per maggiori dettagli rimandiamo alle domande sulla comunicazione e la rendicontazione.

Con le dovute precauzioni, gli impatti positivi possono essere comunicati una volta firmati i contratti che prevedono il sostegno alle aree selezionate. È accettabile dire che si stima e/o si prevede che il sostegno dato all’area forestale in questione genererà un certo quantitativo di impatti positivi nel time frame selezionato, fermo restando che la comunicazione risulti chiara e non ingannevole. Non è possibile però rendicontare nelle proprie dichiarazioni non finanziarie né nei propri report di sostenibilità impatti positivi che non si sono ancora materializzati e che non sono ancora stati certificati; rimandiamo alla domanda seguente sulla rendicontazione per i particolari.

Si, gli impatti positivi generati possono essere rendicontati nelle proprie dichiarazioni non finanziarie come da linee guida dello standard di reporting utilizzato; questo normalmente prevede una chiara distinzione tra gli impatti reali dell’organizzazione (vedi ad esempio emissioni climalteranti) e gli impatti così detti “compensati”. Qualsiasi impatto positivo generato, al fine di poter essere incluso nel reporting, deve prima essere stato verificato ed inserito su database internazionale FSC.

La Procedura FSC sui Servizi Ecosistemici si pone come obiettivo quello di “migliorare l’accesso ai finanziamenti per impatti verificati di ripristino/miglioramento dei servizi ecosistemici”. In questo senso, la sponsorizzazione rappresenta un finanziamento che permette al gestore forestale di avviare o continuare ad implementare le attività di gestione responsabile che permettono il ripristino o il miglioramento dei servizi ecosistemici.

 

Nella pratica, le attività necessarie per il ripristino o il miglioramento dei servizi ecosistemici sono molteplici e possono variare a seconda delle necessità specifiche della foresta. A titolo di esempio (da considerarsi non esaustivo), queste attività possono includere: pianificazione, monitoraggio, pattugliamento, impianto e manutenzione di nuovi alberi, interventi di miglioramento forestale (ripuliture, diradamenti, ecc.), interventi mirati per favorire determinate specie o determinati habitat (mantenimento, ripristino o miglioramento del mosaico paesaggistico, di prati o aree umide), interventi di miglioramento della viabilità forestale necessaria per condurre le attività di gestione forestale, consultazione e coinvolgimento degli stakeholder, attività per la riduzione dei rischi (creazione di piste tagliafuoco, rimozione di piante abbattute per evitare diffusione di parassiti), attività finalizzate al miglioramento della fruizione turistico-ricreativa delle foreste (installazione o manutenzione di sentieristica e/o aree sosta), ecc.

La Procedura FSC sui Servizi Ecosistemici permette di verificare gli impatti positivi non solo in termini di sequestro e stoccaggio del carbonio, ma anche in termini di conservazione della biodiversità, servizi di regolazione idrica, conservazione del suolo e servizi ricreativi.

Solamente gli sponsor in possesso di una licenza d’uso dei marchi (se lo sponsor non è in possesso di una licenza d’uso promozionale dei marchi FSC, può farne richiesta direttamente all’Ufficio Nazionale per chiederne l’ottenimento a fronte del pagamento di una tariffa) possono utilizzare i marchi registrati di proprietà del Forest Stewardship Council per promuovere le proprie sponsorizzazioni.

Possono usare il logo senza avere una licenza d’uso dei marchi quegli sponsor che sono certificati secondo standard FSC di gestione forestale o catena di custodia.

La dichiarazione promozionale sui servizi ecosistemici FSC è costituita da qualsiasi impatto identificato nei Documenti di Certificazione dei Servizi Ecosistemici (DCSE) che sia stato verificato dall’ente di certificazione (ad esempio "mantenimento della qualità dell'acqua") e/o da una qualsiasi descrizione sintetica utilizzando la frase “impatti positivi verificati” con riferimento al servizio ecosistemico per la quale gli impatti sono stati verificati (ad esempio: “impatti positivi verificati sul sequestro e stoccaggio del carbonio”). Qualsiasi spiegazione aggiuntiva sull’impatto deve essere coerente con il DCSE e la promozione deve comunque essere validata dall'ufficio di FSC Italia e deve specificare le indicazioni relative ai servizi ecosistemici, la foresta sponsorizzata e la durata o l'anno della sponsorizzazione.

I Documenti di Certificazione dei Servizi Ecosistemici, così come l’Allegato D della Procedura (“Informazioni generali sulla sponsorizzazione”) e i rapporti di audit e sorveglianza, sono messi a disposizione e resi pubblicamente accessibili sul “Database FSC Certificates Public Dashboard” alla pagina del gestore forestale detentore di certificato che ha ricevuto la sponsorizzazione. L’insieme di questi documenti fornisce tutte le informazioni necessarie (ad esempio: coordinate localizzazione della foresta sponsorizzata, descrizione delle attività condotte per conservare/ripristinare i servizi ecosistemici, spiegazione delle metodologie adottate, ecc.).

Etifor può mettere a disposizione un ulteriore elemento di trasparenza tramite la piattaforma WOWnature®, all’interno della quale è possibile rendere pubblicamente visibili e collegati sia lo sponsor che la foresta sponsorizzata (entrambi possono avere una pagina dedicata) e la geolocalizzazione dell’area di intervento. Etifor, attraverso WOWnature e i canali di comunicazione ad essa collegati, fornisce ulteriori elementi di trasparenza, come ad esempio: documentazione fotografica e video (che illustra e testimonia lo stato pre e post attività, a volte anche lo svolgimento delle attività di gestione vere e proprie), pannelli informativi presso le singole aree di intervento, possibilità di partecipare di persona agli eventi di impianto e/o inaugurazione, ecc.

CONTATTACI
ALEX PRA
ALEX PRA