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Più di 4 mila alberi comprati con un clic. Sabato nascono i primi boschi urbani

A Padova entra nel vivo il progetto sostenuto da cittadini e aziende. A Mortise e Altichiero festa per le piantumazioni

Cristiano Cadoni
1 minuto di lettura

PADOVA. Fin qui è stato tutto un giro di carte. Con carta si è pagato, su carta si è stampato il certificato di proprietà, che tanti hanno incartato e regalato, soprattutto a Natale, allegandoci una dedica. Ma dopo tanta attesa, è arrivato finalmente il momento di dire wow - come da promesse del primo giorno - di fronte agli alberi veri, quelli che i padovani dal cuore verde hanno comprato e adottato o regalato ad amici, parenti, a se stessi (e in ogni caso alla città) negli ultimi undici mesi, aderendo al progetto O2 sulla piattaforma WowNature. Sono 4.200 tra carpini, frangole, querce, tigli, frassini, noccioli, lecci e cespugli di pallon di maggio: tutti insieme daranno vita a otto boschi urbani in altrettante zone della città. I primi alberi saranno piantati sabato a Mortise e ad Altichiero dai cittadini che li hanno acquistati.

E bosco sia

Alle 11.30, nell’area verde di via Del Bigolo a Mortise, sarà inaugurato il primo bosco urbano targato O2. Colpi di vanga simbolici saranno dati dall’assessore all’Ambiente Chiara Gallani, dal responsabile dei servizi ambientali di AcegasApsAmga Simone Norbiato e da Lucio Brotto, co-fondatore di Etifor, la spin-off dell’università di Padova che conduce il progetto. Poi entreranno in scena i primi protagonisti di questo progetto di riforestazione collettivo, cioè i cittadini che hanno partecipato all’Operazione Più Alberi, promossa da AcegasApsAmga. L’azienda, infatti, si è impegnata a premiare i cittadini che differenziano correttamente i rifiuti e che frequentano le stazioni ecologiche, piantando alberi con il progetto O2.

Poco più tardi, alle 13.45, nell’area di Troncomorto di via Monticano partirà la seconda piantumazione, preceduta da giochi per bambini e dimostrazioni con Legambiente e con gli apicoltori, coinvolti nel progetto a partire dalla scelta di piantare tante frangole, amate dalle api. In quest’area saranno i cittadini che hanno adottato gli alberi a lavorare con la vanga e a sporcarsi le mani di terra. In duecento hanno già risposto all’appello e promesso di esserci.

A metà dell’opera

Per vedere i boschi, com’è facile intuire, bisognerà avere pazienza, anche perché la maggior parte delle piantumazioni è prevista per la prossima primavera. Il progetto O2 punta a far nascere otto boschi, grandi in totale quanto dodici campi da calcio e con un numero complessivo di diecimila alberi. I benefici per l’ambiente urbano, a in particolare per l’aria, sono garantiti: sarà come togliere dalla strada, per un anno intero, mille auto. Per arrivare al traguardo, però, c’è ancora un pezzo di strada da fare: 5.800 alberi attendono di essere adottati e poi piantati. Ma un coro di “wow”, e il Natale che si avvicina, potrebbe rendere l’impresa un po’ meno difficile. —
 

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