La certificazione di qualità che investe nell’innovazione tecnologica per ottenere un calore veramente in equilibrio con l’ambiente.



  • Un’iniziativa straordinaria, soprattutto se si considera che lo sviluppo dello schema di certificazione è stato fortemente sostenuto e promosso dagli stessi costruttori di generatori di calore domestici a biomasse. Per queste e molte altre ragioni sono soddisfatto e fiero di aver partecipato al progetto, inizialmente coadiuvando lo sviluppo degli standard di certificazione e, in seguito, all’interno del Comitato Tecnico che conduce le verifiche sulle domande di certificazione ricevute. Matteo Favero (ETIFOR)

Il problema
L’impiego di fonti energetiche rinnovabili e l’adozione di tecnologie efficienti costituiscono alcune delle soluzioni per contribuire alla lotta al cambiamento climatico. In Italia le biomasse legnose costituiscono già oggi, con ogni probabilità, la principale fonte di energia rinnovabile  ma il loro utilizzo non è privo di elementi problematici. Al netto di recenti distorsioni informative, è infatti innegabile che l’uso di combustibili di qualità inadeguata, associato all’impiego di sistemi di combustione con bassi livelli prestazionali, possa contribuire all’aumento di taluni inquinanti atmosferici, su tutti il particolato primario (PM10).

La soluzione
Il progetto Aria Pulita rappresenta la prima esperienza italiana di definizione di uno standard di qualità che permetta di misurare, valutare e comunicare le prestazioni ambientali di apparecchi di riscaldamento domestico a biomasse. Uno strumento importante e trasparente, a beneficio di consumatori, pubblico in genere e operatori. Aria Pulita nasce dall’esperienza di AIEL, organizzazione leader su scala nazionale per il settore delle biomasse agroforestali, con il supporto tecnico-scientifico di Etifor e la partecipazione di numerosi partner quali ENAMA, ENEA e Legambiente. Sono già oltre trenta i marchi di produttori e distributori di stufe, caminetti e inserti che hanno aderito all’iniziativa.

La certificazione
Prima esperienza nel suo genere in Italia, la certificazione Aria Pulita classifica i generatori di calore a uso civile alimentati a biomasse legnose, assegnando da 2 a 4 stelle (in futuro, fino a 5) in base a livelli crescenti di prestazioni ambientali in termini di rendimento ed emissioni di:

  • particolato primario (PP);
  • ossidi di azoto (NOx);
  • composti organici totali (COT);
  • monossido di carbonio (CO).

Con l’obiettivo di promuovere il continuo innalzamento della qualità degli apparecchi, il sistema non certifica prodotti a una sola stella, che pur rispettano i requisiti per l’immissione sul mercato.
L’iniziativa si ispira a quanto previsto dall’art. 290 del Decreto Legislativo (D.lgs.) 3 aprile 2006 n. 152 ed è coerente con la classificazione dei generatori di calore contenuta nella recentissima DGR 5656/2016 della Regione Lombardia che mira a contrastare il superamento dei limiti di legge delle polveri sottili.
Pensato come un sistema di parte seconda, Aria Pulita contribuisce alla trasparenza del mercato, informando il consumatore e fornendo garanzie in fase di acquisto. Le imprese del settore possono aderirvi in maniera volontaria, sulla spinta della volontà di investire in apparecchi sempre più performanti e con minor impatto ambientale.

Il nostro contributo
Per il progetto abbiamo fornito supporto tecnico nelle fasi di ideazione, sviluppo e aggiornamento, nonché nella promozione, dello standard Aria Pulita. Tale Sistema si compone di tre elementi principali:

  • regolamento e requisiti generali dello schema di certificazione;
  • requisiti per la certificazione dei generatori di calore e per le organizzazioni;
  • requisiti per il corretto impiego dei marchi “Aria Pulita”.

Il nostro team ha anche partecipato alla fase di consultazione e test preliminare con i produttori di apparecchi interessati dall’attuazione dello standard. Inoltre è responsabile dello screening delle domande di certificazione ed è membro e coordinatore del Comitato Tecnico del Sistema di Certificazione che comprende anche l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA).